Loki – Stagione 2: Tom Hiddleston e quel riferimento improvvisato a Thor
Nella sua scena finale, l'attore si ricollega direttamente al film che lo ha introdotto nell'MCU e si, è ovviamente una cosa voluta.
Loki è la recente serie televisiva ideata da Michael Waldron (Rick & Morty, Doctor Strange nel Multiverso della Follia) che ha portato sul piccolo schermo un’avventura del tutto particolare che vede come protagonista assoluto il dio dell’inganno della mitologia norrena ovvero Loki (che ha il volto di Tom Hiddleston), un personaggio che abbiam visto all’interno dell’MCU, per la prima volta, nel 2011, apparendo proprio nel primo film dedicato a Thor. In quel contesto (ma anche nel film successivo), il personaggio si è presentato come una minaccia, senza considerare lo scompiglio che va a creare in Avengers (2012), con il suo esercito di Chitauri. Ad ogni modo vi avvisiamo che stiamo per fare uno SPOILER.
Loki si è conclusa con la Stagione 2 il 10 novembre 2023
Ebbene, da poco si è conclusa la Stagione 2 proprio di Loki, con il nostro amato antieroe che, finalmente, ha il suo epilogo eroico, diventando, di fatto, il Dio delle storie, vigilando per l’eternità sul Multiverso, rinunciando quindi alla sua parte da cattivo. Un passaggio veramente commovente anche se si pensa al viaggio che ha fatto lo stesso Hiddleston dopo ben 12 anni di militanza all’interno dell’universo di Kevin Feige. Ebbene, proprio nella scena finale, il personaggio dice la seguente frase, rivolgendosi a Sylvie e Mobius:
“So quello che voglio. So che tipo di Dio devo essere per te, per tutti noi”
Ebbene, molti non ci avranno fatto caso, ma tale frase nella seconda stagione di Loki fa in realtà riferimento ad un’altra contenuta in Thor (2011), quando il dio sta per cadere nel dirupo. In quel frangente, però, si stava rivolgendo al padre, Odino (Anthony Hopkins) e al fratello Thor (Chris Hemsworth). Proprio lo stesso Hiddleston, ai microfoni del podcast Happy Sad Confused di Josh Horowitz (via CBR), ha raccontato tale genesi.
“Sono andato a fare un po’ di jogging in giro [ai Pinewood Studios]. Sapete, mi piace correre, è lì che penso meglio, e stavo ascoltando alcune colonne sonore di film. Una delle quali era in realtà la colonna sonora di Thor di Patrick Doyle. E sono stato sopraffatto dal significato che quella era l’ultima cosa che avrei detto, dalla lunghezza del viaggio e da quanto sia stato importante per me nella mia vita. E pensando a tutte le persone che mi hanno aiutato me lungo il percorso, e le persone che hanno creato questo personaggio con me e tutto il resto, e la battuta [semplicemente] è venuta da me.”
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