Rapina e Fuga: recensione della serie TV Disney+
La serie di genere heist, rovescia le aspettative del genere non mostrando del tutto la rapina, e focalizzandosi invece sulle pericolose conseguenze.
Dal 29 novembre 2023 sulla piattaforma streaming di Disney+, la serie Rapina e Fuga (Culprits nella versione originale), creata da J Blakeson (I care a lot, 2020) e diretta da quest’ultimo insieme a Claire Oakley, narra le vicende di un gruppo di criminali che, tre anni dopo aver fatto una grossa rapina ed essersi divisi il bottino, iniziano ad essere uccisi uno ad uno. Protagonista della serie è Nathan Stewart-Jarrett, al cui fianco recitano Gemma Arterton, Kirby Howell-Baptiste, Niamh Algar, Tara Abboud, Kevin Vidal, Ned Dennehy e Karl Collins.
Rapina e Fuga: un gruppo di criminali deve tornare a collaborare per cercare chi li vuole morti
Joe Petrus (Stewart-Jarrett) vive una vita normale in una piccola cittadina dello stato di Washington insieme al compagno Jules (Vidal) e ai due figli del fidanzato, Frakie e Bud. La sua vita è semplice: porta i figli a scuola, è in procinto di aprire un piccolo bistrò e, insieme al compagno, è pronto a compiere il grande passo verso il matrimonio. Ma questa vita in realtà è basata su una grande bugia, dal momento che Joe Petrus non esiste, il suo vero nome è David Marking, un cittadino inglese arrivato negli Stati Uniti dopo aver partecipato ad una rapina ad alto rischio a Londra tre anni prima. Il suo sogno americano dura poco perché, uno ad uno, i vari componenti della banda vengono assassinati per mano di uno spietato killer. Il suo passato è pronto a bussare alla porta e a chiedergli il conto per le azioni commesse. David capisce quindi che l’unico modo per salvare e difendere la sua famiglia è quella di trovare il killer, chiamato “Devil”, e scoprire chi è il vero mandante delle uccisioni degli ex-compagni.
La serie thriller in stile heist si muove entro diverse linee temporali, unendo al presente e al passato anche il momento in cui la banda compie la rapina.
Facendo un tuffo nel passato, Rapina e Fuga ci mostra come la famigerata criminale londinese Dianne Harewood (Arterton) riesce a mettere a segno un colpo da 30 milioni di sterline, assemblando una squadra perfetta di specialisti: David sarà “Muscolo“, “Ufficiale” è la truffatrice professionista, “Specialista” o psycho è l’assassina perfetta, “Cracker” è il miglior scassinatore di cassette di sicurezza, “Greaseman” è la nipote scassinatrice di cracker, “Fixer” è gli occhi e le orecchie di Dianne, “Dottore” è il supporto medico per i momenti di necessità, “Autista” è un ex-stuntman, “Braccio destro” è un ex-soldato, “Miccia” un ex-soldato ed esperto di esplosivi, “Soldato” una criminale legata a Braccio destro, infine “Cervello” è Dianne stessa.
Il furto però è solo il principio della storia. Infatti la maggior parte della serie si sviluppa nel presente, mentre gli eventi precedenti occupano uno spazio minore. Nel corso degli 8 episodi seguiamo David, che deve lasciare la tranquilla vita di provincia per tornare allo spietato mondo della criminalità, delle armi, dei killer, dei soldi e delle persone di potere. Tornato nel Regno Unito, David riesce a mettersi in contatto con i membri della squadra ancora vivi nel tentativo di trovare una soluzione al loro pericoloso problema. Tra tradimenti, morti scioccanti, paranoia e continue rivelazioni, il gruppo deve e può fare affidamento solo sulle proprie capacità per tentare di fermare lo spietato killer che gli si è messo alle costole.
Un’alta dose di thriller e tensione per una heist series che si conclude in modo troppo banale
Rapina e Fuga, con i suoi salti temporali, offre un’elevata dose di azione e tensione. Una serie che nel corso di 8 episodi offre un viaggio altalenante, passando da momenti sapientemente sceneggiati e carici di azioni e suspense e altri totalmente sonnolenti e privi di sviluppo narrativo. Nelle quasi otto ore, passate assieme al protagonista David Marking, riusciamo ad empatizzare con questo ex personal trainer/criminale che cerca in tutti i modi di conquistarsi il suo angolo di paradiso negli Stati Uniti.
La nota negativa, senza dubbio, è il fatto che si veda ben poco l’esplosiva rapina attorno a cui dovrebbe ruotare la serie, tanto che a tratti ci dimentichiamo della sua esistenza.
Complessivamente la serie riesce a tenere attento lo spettatore per la maggior parte del tempo, grazie ad un montaggio preciso e ben scandito, mentre la sceneggiatura ha la pecca di dedicarsi tropp ad eventi secondari, piuttosto che concentrarsi sul nucleo narrativo della storia. Peccato, perché Rapina e Fuga avrebbe potuto avere un potenziale diverso!
Rapina e Fuga: un cast che fa la sua parte!
Uno degli aspetti positivi di Rapina e Fuga è certamente la recitazione: tutti gli attori offrono interpretazioni valide, riuscendo a valorizzare i loro personaggi anche quando non sono centrali nella storia.
Una nota di merito va soprattutto a Nathan Stewart-Jarrett nei panni di David/Joe, che mescola sapientemente le scene emotive a quelle di tensione e riesce a mostrare il lato più amorevole e schivo di Joe, ma anche il lato più pericolo e spietato di David. Ottime anche le interpretazioni del cast corale più vicino al protagonista, tra cui una Gemma Arterton subdola, intelligente ma anche emotiva nei panni di Dianne Harewood, o anche di Kirby Howell-Baptiste nei panni di “Ufficiale” e Tara Abboud nei panni di “Greaseman”. Brillante anche l’attrice irlandese Niamh Algar, il volto di “Specialista”, capace di bilanciare il lato psicopatico e quello più umano e sensibile.
Rapina e Fuga: valutazione e conclusione
Rapina e Fuga è una serie britannica che non segue il genere heist alla lettera em se da un lato viene premiata per questo, portando sviluppi narrativi interessanti, allo stesso tempo non riesce a portare ad una degna conclusione. Con una regia abile nell’immergere lo spettatore e una sceneggiatura che invece non riesce a focalizzarsi sul creare un finale che sorprenda o che sia all’altezza, la serie firmata da J Blakeson saprà comunque intrattenervi. Ma non aspettatevi grandi rivelazioni nel finale, perché rimarrete solo delusi.