Wonka: 7 differenze tra il libro di Roald Dahl e il film
Quante sono le differenze tra il libro di Roal Dahl e il film Wonka? Ecco le 7 più evidenti.
Agendo come un film complementare alla versione del 1971 e del romanzo di Roald Dahl, Wonka si focalizza sulle avventure di un giovane Willy Wonka, il cui quotidiano ruota sulla costruzione della sua reputazione. Ma il film non rappresenta una trasposizione diretta delle opere di Roald Dahl, bensì una reinterpretazione dei personaggi, degli ambienti e delle storie presenti nel libro dell’autore: ecco sette differenze tra il libro e il film.
1. Wonka ha cambiato il nome di un cioccolatino
Wonka presenta diversi cioccolatini unici durante il suo svolgimento, alcuni dei quali richiamano le invenzioni di Willy Wonka provenienti dai libri e dai film precedenti. Tuttavia, uno di questi cioccolatini emerge narrativamente come particolarmente significativo: il volachoc. Introdotto sin dalle prime fasi di Wonka, il volachoc permette al consumatore di levitare, riprendendo l’idea delle bevande Fizzy Lifting del libro originale. Tuttavia, a differenza del romanzo di Roald Dahl, in cui il consumatore poteva interrompere l’effetto di levitazione facendo un rutto, il volachoc segue un meccanismo differente. Per smettere di levitare, è necessario attendere che l’ape all’interno del cioccolatino di Wonka si stanchi ed esca dalla parte posteriore.
2. Wonka non presenta alcuna figura genitoriale tossica
Il romanzo originale La fabbrica di Cioccolato presenta figure genitoriali tossiche, sottolineando il potere dei genitori nell’influenzare il comportamento dei propri figli e sottolineando che vizi e virtù sono appresi, non intrinseci. Il libro esplora il passato di Willy Wonka, evidenziando come il giovane sia cresciuto in una famiglia severa in cui suo padre bruciava i suoi cioccolatini di Halloween. In contrasto, questo nuovo film decide di invertire la rotta, mostrando il risultato di una genitorialità sana. Il film descrive che, nonostante abbiano perso la madre in giovane età, Willy Wonka e Noodle rimangono umili e gentili grazie all’educazione ricevuta dalle loro madri.
3. La dinamica tra gli Umpa Lumpa e Willy Wonka è diversa
Al posto di presentare una variegata squadra di Oompa Loompa impegnati nella fabbrica di cioccolato di Willy Wonka, nel nuovo adattamento compare solamente un singolo Oompa Loompa chiamato Lofty e interpretato da Hugh Grant. Contrariamente ai film precedenti e al romanzo originale, in cui gli Oompa Loompa collaborano con Willy Wonka, Lofty assume inizialmente il ruolo di antagonista secondario, rubando i cioccolatini al protagonista. Tuttavia, la relazione tra i due si trasformerà nettamente nel corso del tempo.
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4. Il Willy Wonka di Timothee Chalamet è più simile a Charlie
La mancanza di scrupoli di Willy Wonka nel mettere a rischio la vita dei giovani ospiti emerge come un elemento quasi spaventoso nel libro e nei due film precedenti. Nonostante le sue tattiche siano intrise di divertimento e la sua eccentricità abbia un tono comico, c’è qualcosa di profondamente inquietante nella sua ambiguità morale, sia nel romanzo che nei precedenti adattamenti cinematografici. Wonka, nella visione di Paul King, introduce una reinterpretazione totale del personaggio, differenziandosi notevolmente dall’originale Willy Wonka e avvicinandosi di più a Charlie, protagonista della storia di Roald Dahl. Come Charlie, i valori della sua famiglia sono ben radicati, la sua innocenza è senza limiti e nutre una fede salda nella condivisione dei suoi cioccolatini.
5. La storia delle origini di Umpa Lumpa è diversa
La narrazione delle origini degli Umpa Lumpa nel libro di Roald Dahl ha subito diverse rivisitazioni e modifiche nel corso degli anni, ma tutte le versioni condividono alcuni elementi comuni. In tutte le storie, si delineano gli eventi in cui Willy Wonka visita Loompaland e stabilisce un accordo reciprocamente vantaggioso con gli Umpa Loompa, convincendoli a unirsi a lui nella gestione della sua fabbrica di cioccolato. Nella versione proposta da Wonka, tuttavia, il protagonista compie un furto delle fave di cacao da Loompaland sotto la vigilanza di Lofty, interpretato da Hugh Grant. Poiché Lofty fallisce nel proteggere le preziose fave di cacao degli Umpa Loompa, la sua comunità lo esilia, costringendolo a cercare Wonka per ripagare il debito accumulato.
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6. L’interpretazione di Wonka sulle origini del Biglietto d’Oro è più profonda
Il Biglietto d’Oro nella storia originale funge da chiave d’accesso alla prestigiosa fabbrica di cioccolato di Willy Wonka. In questo film, invece, il Biglietto d’Oro nascosto nella tavoletta di cioccolato del protagonista si rivela un toccante ricordo lasciato da sua madre, incoraggiandolo a condividere il suo cioccolato. Il biglietto diventa, quindi, il perno che da vita a tutte le vicende che portano Wonka ad essere il cioccolatiere che è poi diventato, ricordandogli sempre di inseguire i suoi sogni e, soprattutto, tutti i sacrifici fatti da sua madre per potergli regalare quell’unica barretta di cioccolato ogni anno.
7. Nessun personaggio in Wonka sembra moralmente ambiguo
Mentre Wonka, Noodle e gli altri dipendenti del lavatoio della signora Scrubbitt assumono il ruolo di protagonisti principali in, Slugworth, Ficklegruber, Prodnose, la signora Scrubbitt e Bleacher emergono come gli antagonisti principali del film. Contrariamente ai film precedenti e alla trama originale, Willy Wonka non è un personaggio moralmente ambiguo in questa versione, e i suoi nemici sono chiaramente individui corrotti che superano ogni limite etico per rovesciarlo. Tutto molto diverso da quel che era la versione del romanzo, in cui i personaggi erano più ambigui e i confini tra il bene e il male molto più sfumati.
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