The Warrior – The Iron Claw: Kevin Von Erich mette in evidenza una differenza importante con la vera storia

L'ultimo fratello dei Von Erich rimasto in vita (che nel film è interpretato da Zac Efron) ci ha tenuto a sottolineare che il ritratto del padre è diverso dalla realtà.

The Warrior – The Iron Claw è, probabilmente, uno dei film più attesi nel nostro paese nel 2024 (visto che negli Stati Uniti il progetto è già arrivato). Parliamo di un biopic sui generis che reinterpreta la storia della dinastia dei Von Erich (in realtà il vero cognome era Adkisson), dei wrestler americani che hanno fatto la storia di questa disciplina, venendo riconosciuti in tutto il mondo. Purtroppo, la loro storia si lega a doppio filo anche a delle terribili tragedie familiari che hanno portato alla morte di tutti i fratelli della famiglia con l’eccezione di Kevin Von Erich (che nel film è interpretato da Zac Efron e viene visto come il protagonista).

The Warrior – The Iron Claw è in arrivo in Italia dall’1° febbraio 2024

The Warrior - Cinematographe

Detti questo, non deve stupire che proprio The Warrior – The Iron Claw non rispetta pedissequamente la realtà dei fatti, prendendosi parecchie libertà. Ebbene, in una recente intervista che ha tenuto il vero Kevin Von Erich per WrestlingInc., l’atleta ha spiegato che ci sono delle divergenze profonde che si possono intravedere nella caratterizzazione del padre Felix (nella pellicola incarnato da Holt McCallany) che proprio nel lungometraggio viene rappresentato come opprimente e intransigente nei confronti dei figli, in quanto li educa in maniera fortemente patriarcale. Ebbene, Kevin ha spiegato che non è stato così, invitando il pubblico a saper distinguere il fatto che si tratta di una realizzazione.

“In primo luogo, con l’uscita di questo film, vorrei che la gente sapesse che è un film. È fatto per l’intrattenimento. Non è altrettanto storico, ma ti dirò che mio padre era un grand’uomo. L’ho amato così tanto. Era un uomo onorevole e buono. Ciò che ha detto, la sua parola era il suo vincolo. Quando gli hai stretto la mano, era un contratto, era onorevole. Voglio che tutti sappiano che in questo film se la cava bene. Penseresti che la pressione che Fritz ci ha esercitato sia il motivo per cui i miei fratelli [morirebbero per] suicidio. Voglio dire, perché qualcuno dovrebbe [morire per] suicidio, questo è ben oltre le mie capacità, ma è droga. La droga è stata la causa. Questo, e il fatto che Kerry aveva perso il piede e non sarebbe stato in grado di tornare indietro. Mike, con quella febbre, non sarebbe tornato. Era una sensazione senza speranza dentro di sé deludere tutti e ti senti come spazzatura. Tutti i miei fratelli erano super leali, ed ecco cos’era, la vergogna e il senso di colpa per aver fallito. Non era mio padre.”

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