Roma FF11 – Michael Bublé Tour Stop 148: recensione del documentario
Il pop crooner Michael Bublè, dopo essere passato a trovare l’amico Fiorello, sfila sul red carpet della Festa del cinema di Roma autografando e abbracciando i fan italiani che lo hanno atteso all’Auditorium Parco della Musica, per presentare il suo film concerto Tour Stop 148.
Canadese ma naturalizzato italiano, durante la presentazione del Tour Stop 148, Michael Bublè racconta delle proprie origini italiane scherzando con naturalezza sul suo devoto affetto per la città eterna:
“Roma è una città molto importante per me. Al Parco dei Principi credo di aver concepito due bambini!”
Invitando inoltre il pubblico a comprendere il lavoro nascosto dietro le quinte da parte di un qualificato staff che si impegna a rendere un semplice live uno show indimenticabile.
In fondo Tour Stop 148, in uscita il 25 e il 26 ottobre in 200 cinema, racconta proprio di questo. In un docufilm dalla visione di centodue minuti, il regista Brett Sullivan tenta di cogliere la magia della tournee “To Be Loved” di Michael Bublé composta da centosettantatre date sold out e due milioni di spettatori in tutto il mondo.
Il regista filma per il grande schermo uno show degno di tale nome per la sua completezza nella scenografia e meticolosa organizzazione, soffermandosi in particolar modo nella centoquarantatottesima tappa, quella di Birmingham.
Il montaggio, i fugaci movimenti di macchina e un audio 5.1 hanno reso possibile introdurre lo spettatore nel backstage del tour di uno degli artisti internazionali più amati, permettendo di conoscere, attraverso brevi estratti di interviste, le abitudini e le storie private del personale tecnico e Michael Bublè stesso da più vicino.
Fin dalla prima inquadratura viene mostrata l’ironia e la disponibilità del cantante nei confronti di un vasto pubblico di tutte le età, che coinvolge con battute incalzanti: “Solo una sveltina. Non faccio altro, ormai!”, pronunciata a seguito della vista di uno striscione o accenni a brani Disney.
È il caso di Let It Go, esibito al fianco di due bambini scelti tra il pubblico. Una gratitudine ripagata anche per il proprio personale tecnico-artistico, il quale si scopre essere una seconda famiglia per l’artista, come riportano alcune testimonianze: “Mangia anche con noi a volte. Per lui siamo persone, non macchine da lavoro. Non gli basta conoscere il nostro nome, punta alla nostra storia”.
Tour Stop 148 si presenta come documentario ma è ben chiaro l’intento di Sullivan, il quale in realtà vuole omaggiare un uomo di spettacolo puntando a un montaggio ben calibrato da momenti live e backstage mirati a emozionare chiunque e trasformare la sala cinematografica in un concerto esplosivo memorabile.
Michael Bublé – Tour Stop 148 è al cinema il 25 e 26 ottobre con Nexo Digital.