Nino Frassica nei guai per le disperate ricerche del suo gatto Hiro: l’attore indagato per stalking e diffamazione

La Procura di Spoleto ha aperto le indagini, dopo che due famiglie del posto hanno sporto denuncia per diffamazione.

Diffamazione aggravata, stalking e istigazione a delinquere: con questi capi d’accusa, la Procura di Spoleto ha aperto un’indagine su Nino Frassica. Il via agli accertamenti è stato dato dopo le polemiche scoppiate in seguito alla scomparsa del gatto Hiro, avvenuta nei primi di settembre. L’attore si trovava nella città umbra per le riprese della serie TV Don Matteo, confermato nel cast anche dopo l’uscita di scena di Terence Hill, sostituito da Raoul Bova come protagonista. Allarmato dalla sparizione, Frassica aveva lanciato un appello sui social affinché gli utenti lo aiutassero a recuperarlo, promettendo anche una lauta ricompensa.

Nino Frassica sotto indagine

Nino Frassica indagato per stalking e diffamazione - Cinematographe.it

In seguito, aveva messo nel mirino due famiglie residenti nella zona dove Hiro aveva fatto perdere le sue tracce. Nello specifico, Nino Frassica imputava a una coppia di averlo rapito e dunque venduto. Oltre a respingere in maniera categorica la tesi, i coniugi hanno adito le vie legali, sporgendo denuncia per diffamazione.

Il legale delle due famiglie tirate in causa, Fabrizio Gentili, ha spiegato all’Ansa che i timori delle parti rappresentate dipendono pure dai grandi manifesti affissi a Spoleto, sottoscritti da un attivista, dove, accanto a una foto di Hiro, compare la scritta: “fino a quando una vita umana varrà meno di uno smartphone, un animale non sarà mai considerato speciale. La mia vicinanza alla Fam. Frassica”.

Le indagini della Procura di Spoleto sono tuttora in corso, ma le accuse a Nino Frassica sono gravi. Infatti, la diffamazione aggravata è un reato punibile con la reclusione da sei mesi a tre anni. A loro volta, lo stalking e l’istigazione a delinquere sono trattati dall’ordinamento italiano come reati, punibili rispettivamente con una pena da sei mesi a quattro anni e da uno a cinque anni. La Procura di Spoleto dovrà decidere se iscrivere Nino Frassica (così come della moglie e della figlia di lei) nel registro degli indagati.

Leggi anche Jodie Foster e le dure reazioni dopo le critiche alla Generazione Z: “sono molto fastidiosi sul posto di lavoro”