28 anni dopo: Danny Boyle e Alex Garland insieme per il sequel
Il successo con gli zombie di Danny Boyle avrà finalmente un nuovo seguito! Annunciato 28 anni dopo, forse il primo di una nuova trilogia.
Dopo più di due decenni dall’aver scatenato l’acclamata epidemia zombi con protagonista Cillian Murphy, Danny Boyle torna nel mondo del moderno film horror di culto 28 giorni dopo con un sequel dal titolo 28 anni dopo, perfettamente in linea con il franchise (che si compone già del primo sequel, 28 settimane dopo, diretto però da Juan Carlos Fresnadillo). Forse l’inizio di una nuova trilogia.
Danny Boyle e Alex Garland, regista e sceneggiatore del film del 2002, si riuniscono per un nuovo thriller sugli zombi che dovrebbe finire sulla piazza questa settimana. Chi se lo aggiudicherà, tra studi cinematografici, streamer e altri potenziali acquirenti?
28 anni dopo sarà l’inizio di una nuova trilogia
28 anni dopo è il nuovo sequel della saga horror, che conta già 28 settimane dopo, uscito nel 2007. Danny Boyle e Alex Garland sono stati coinvolti solo come produttori esecutivi. Ora la speranza è quella di lanciare una nuova trilogia.
Boyle dirigerà il primo episodio. Garland li scriverà tutti e tre. Il budget per ogni film sarebbe di circa 75 milioni di dollari. La coppia produrrà anche, insieme al produttore originale del franchise Andrew Macdonald e Peter Rice, l’ex capo della Fox Searchlight Pictures.
28 giorni dopo aveva come protagonista Cillian Murphy, la celebrata star di Oppenheimer, nei panni di un uomo che si sveglia dal coma e trova un Inghilterra desolata, al collasso postapocalittico, a causa di un virus che ha trasformato le sue vittime in zombi. L’uomo, mentre vaga per le desolate vie della capitale inglese, incontra una sopravvissuta, interpretato da Naomie Harris, e un maggiore dell’esercito, interpretato da Christopher Eccleston.
Il film si è rivelato un successo sorprendente, ha rivitalizzato il genere horror sugli zombi, dando il calcio di inizio a un decennio di film e show televisivi con i morti viventi, riplasmandone anche le origini: non più lenti e stupidi, ma predatori veloci e calcolatori. Il film ha anche dato impulso alla carriera di Danny Boyle, che avrebbe poi diretto The Millionaire e 127 Hours, ed è servito da trampolino di lancio per Murphy, che, pochi anni dopo, avrebbe realizzato il suo primo film con Christopher Nolan.