The Policeman: l’attore Vincent Gallo accusato di comportamenti inappropriati sul set

Vincent Gallo ancora una volta sotto inchiesta: richieste poco appropriate e gesti inquietanti durante i casting di The Policeman.

Vincent Gallo è un attore decisamente controverso: di origini italiane, classe 1961, è un a rock star dello schermo che non si è mai fatta mancare nulla. Gli scandali che lo vedono protagonista vanno dal sesso orale sul set alle accuse – recenti e non – di comportamenti inappropriati e inquietanti sul set.

Gallo ha ricevuto diverse segnalazioni dalle colleghe attrici, che hanno riportato il suo comportamento critico durante i casting per il film The Policeman.

Vincent Gallo e le accuse delle attrici: commenti inquietanti, molestie verbali e ancora di più

Vincent Gallo - cinematographe.it

Vincent Gallo ha una storia e una fama che lo precedono: l’ attore italoamericano è infatti conosciuto per le sue tendenze alquanto particolari, comportamenti sicuramente poco conformi alle formalità di Hollywood e un temperamento ribelle.

Ma il suo atteggiamento da rock star potrebbe essere stato eccessivo durante i casting per il film The Policeman, visto il malcontento registrato da molte delle sue colleghe attrici durante il processo. Sono ben tre le donne che lo accusano di aver fatto commenti inappropriati e fatto richieste non in linea con le regole del sindacato SAG-AFTRA durante i casting. In The Policeman, Vicent Gallo interpreterà il Golden State Killer, Joseph James DeAngelo.

Una delle giovani attrici, che era stata selezionata come potenziale interprete di una delle vittime di Gallo, si diceva disposta a girare scene di nudo. Ma poi l’ attore le aveva iniziato a parlare delle due fantasie di torture porn che esulavano dallo script, inquietandola. La ragazza ha dichiarato al sindacato e alla rivista Rolling Stone: “Per raccontare la storia in ‘modo accurato’ aveva bisogno di attrici disposte ad avere ‘le loro menti e i loro corpi dominati al 100% da lui’ dal primo momento in cui sarebbero arrivate sul set“.

Gallo avrebbe difeso così la sua scelta, spacciandola per ‘artistica’: “Potrei chiederti in ogni momento di spogliarti e ho bisogno di un’attrice disposta a farlo, perché è quello che avrebbe fatto la vittima per rimanere in vita“. L’ impressione di realtà al centro di tutto, con le parole (presunte) di Gallo: “Non vogliamo vedere recitare. Se DeAngelo dice di non urlare per non essere uccisa, tu non urli perché se no saresti morta. DeAngelo odia le urla. Odia chi lotta. Non vogliamo vederti recitare, non vogliamo vederti fingere. DeAngelo odia chi recita. DeAngelo odia le attrici. DeAngelo odia chi mente“. I limiti posti dalle interpreti hanno fatto in modo che non venissero scelte proprio a causa delle regole imposte. La produzione ha sempre ribadito che sul set il Mood è stato positivo con un ambiente protetto e rispetto reciproco. Ma sono tante le testimonianze diverse.

Dal momento in cui le accuse sono partite, la situazione sul set è molto cambiata: dopo scuse e giustificazioni, le riprese della pellicola avvengono con un rappresentante del SAG sul set.