The Suicide Squad, Peter Capaldi è pronto a lavoare di nuovo con Gunn: “è adorabile”
Il progetto, tra i più interessanti della DC degli ultimi anni, ha preso una direzione totalmente diversa rispetto al Suicide Squad di David Ayer.
The Suicide Squad, senza ombra di dubbio, è un film decisamente molto importante: d’altronde stiamo parlando, non a caso, di uno dei cavalli di battaglia di James Gunn, quando ancora era al suo debutto con la potente company supereroistica. All’epoca, probabilmente, ancora non si sapeva che l’autore sarebbe poi diventato il co-CEO, insieme a Peter Safran, dei DC Studios, ma comunque ha dedicato, con anima e corpo (e anche una passione inestinguibile), al progetto, tirando fuori una versione totalmente personale del franchise con alcuni elementi di connessione proprio con la versione di David Ayer che tanto è stata vista dal pubblico, ma ampiamente criticata dai giornalisti.
The Suicide Squad è arrivato nelle sale italiane dal 2 agosto 2021
Ebbene, detto ciò, tutti gli attori che hanno avuto la fortuna di lavorare proprio con Gunn hanno ampiamente elogiato il suo talento, come tra l’altro accaduto, nelle ultime ore, con Peter Capaldi (maggiormente noto per essere il Dodicesimo Dottore in Doctor Who e per altri ruoli sia secondari che primari). Proprio il divo, che all’interno di The Suicide Squad ricopre la parte di The Thinker, ha raccontato a Forbes perché vorrebbe assolutamente lavorare ancora una volta con il film-maker americano.
“Certo che lo farei, assolutamente. James è stato adorabile; mi è piaciuto lavorare con lui. Crea un’atmosfera fantastica sul set ed è una persona davvero piacevole con cui lavorare. Onestamente penso che James sia dotato, intelligente e acuto, ma a volte ho la sensazione che stia girando un film nel suo garage. Si sente come uno che va nel fine settimana e fa questi film perché ha un tale entusiasmo e sincerità nei loro confronti. Penso che sia ciò che distingue questo lavoro; lo dice sul serio. Ha un rapporto significativo con tutti questi personaggi dei fumetti; non è un rapporto commerciale. Si prende cura di loro, ed è meraviglioso.”
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