Cristóbal Balenciaga: recensione della serie sul grande stilista spagnolo
Il grande stilista Cristóbal Balenciaga raccontato lungo 30 anni di carriera, fino alla definitiva consacrazione a re dell’haute couture
Vita e opere di un mito della moda nella nuova serie originale Disney+: Cristóbal Balenciaga racconta in 6 puntate il grande stilista spagnolo a partire dal 1937 quando, dopo una brillante carriera in Spagna, decide di presentare con i suoi soci la prima collezione parigina. Seguiranno 30 anni di successi, battute di arresto, crisi personali e lavorative durante i quali lo stilista cercherà in tutti i modi di non tradire sé stesso e la sua “arte”. Cristóbal Balenciaga è interpretato da Alberto San Juan. Nel cast anche Gemma Whelan (Il trono di spade), Josean Bengoetxea, Thomas Coumans, Adami Quintero e Anouk Grinberg. La serie è disponibile su Disney+ dal 19 gennaio 2024.
Cristóbal Balenciaga – Il re dell’haute couture
“Balenciaga è l’ultimo vero couturier, tutti noi siamo solo semplici stilisti”, dichiarò Coco Chanel che fu grande amica di Balenciaga. Ed è proprio al funerale di Chanel nel 1971 a Parigi che la giornalista del Times Prudence Glynn tentò per l’ennesima volta, dopo tre anni di richieste, di ottenere da Balenciaga un’intervista esclusiva, lui che non aveva mai parlato di sé se non attraverso i suoi vestiti, restio anche a farsi fotografare, a piegarsi alle necessità della stampa. Balenciaga si convinse e rilasciò l’unica intervista di tutta la sua vita, raccontando alla giornalista il percorso che lo portò a diventare il re dell’haute couture. Nel 1937 a Parigi, dopo aver lasciato la Spagna nel pieno della guerra civile, Cristóbal con la sua maniacale dedizione al lavoro cercherà di imprimere nei suoi lavori quel tratto distintivo per non essere più solo un raffinato sarto ma uno stilista di alta moda, cercando ossessivamente il suo stile inconfondibile. Al suo fianco i soci Nicolas e Virgilia Bizkarrondo e il modista Wladzio Jaworowski, nonché in gran segreto suo compagno, l’amore della sua vita. Tanti gli ostacoli, le sofferenze, i traguardi raggiunti, le incognite: nel 1940 l’occupazione tedesca della Francia costrinse molte case di alta moda a chiudere a causa della scarsità dei tessuti, tuttavia, la Maison Balenciaga continuò a operare grazie alla controversa decisione di Cristóbal di portare a Parigi tessuti spagnoli; la “rivalità” con Christian Dior che con la sua innovativa linea “New Look” “oscurò” il talento di Balenciaga; le tensioni con Nicolas Bizkarrondo; l’amicizia con il giovane Hubert de Givenchy; il rifiuto di “abbassarsi” al prêt-à-porter, alle produzioni di massa.
Una biografia senza filtri
Misterioso, riservato, ovviamente elegante, sempre impeccabile, di poche parole e perfezionista, la sua ossessione erano le maniche, cuciva e scuciva gli abiti fino a quando non erano perfetti. Sempre dietro le tende durante le sfilate delle sue collezioni per osservare lontano da occhi indiscreti le reazioni alle sue creazioni del pubblico, dei potenziali clienti e della stampa. Cristóbal Balenciaga, diretta da Jose Mari Goenaga, Jon Garaño e Aitor Arregi, sceneggiatori insieme a Lourdes Iglesias, è una serie elegante, curata nei minimi particolari, così come il suo protagonista faceva con le sue creazioni, che ricostruisce con puntualità gli eventi personali dello stilista, quelli storici che hanno incrociato la sua vita, e gli abiti più iconici della Maison Balenciaga: la costumista Bina Daigeler, nominata all’Oscar per il film live action Mulan, e il modellista Pepo RuizDorado hanno ricreato i disegni dello stilista con un risultato impeccabile. CristóbalBalenciaga, magistralmente interpretato dal due volte premio Goya (gli Oscar del cinema spagnolo) Alberto San Juan (Sentimental), rivive in una serie che accende i riflettori su un mito della moda forse ai più poco conosciuto, figlio di un pescatore e di una sarta, la cui opera ha influenzato generazioni di stilisti e il suo lascito ha segnato la storia della moda. Una biografia senza filtri che non è solo una celebrazione dello stilista, ma che mostra anche i lati più ostici e scomodi della sua personalità, come quando durante l’occupazione tedesca della Francia non si espose contro i nazisti, pur operando contro le loro severe regole di importazione per il bene della sua azienda, un silenzio che potrebbe suonare colpevole, come sottolinea il suo stesso socio Bizkarrondo dopo la liberazione.
Cristóbal Balenciaga: valutazione e conclusione
Molte scene della serie ci fanno entrare nella dimensione dello stilista spagnolo, quasi in trance durante la creazione dei suoi abiti, rimandano alla memoria il bellissimo film di Paul Thomas Anderson del 2017 Il filo nascosto, interpretato da Daniel Day Lewis, sull’immaginaria storia di un geniale stilista di haute couture, anche lui maniacale e ossessionato dalla perfezione. Non a caso il regista americano prima di cominciare a girare il film fece leggere al costumista Mark Bridges (vincitore poi dell’Oscar per i migliori costumi) la biografia di Balenciaga come suggestione per il lavoro che avrebbe dovuto fare, e lo stesso Daniel Day Lewis per entrare pienamente nella parte imparò a cucire e creò un abito per sua moglie copiando proprio un vecchio Balenciaga. Una serie, quindi, per chi è appassionato di moda, ma anche per chi ama le storie di personalità che hanno lasciato un’impronta nel mondo grazie a talento, impegno, passione, quella stessa passione che vediamo in Balenciaga mentre accarezza i tessuti, inventa nuovi modelli, cuce con dedizione abiti eccezionali che diventeranno iconici.
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