Pietro Senaldi e l’insinuazione sugli attori in rivolta: “hanno ricevuto qualche telefonata”
La nomina di Luca De Fusco a nuovo direttore del Teatro di Roma ha sollevato parecchie polemiche, soprattutto da parte di alcuni attori pronti a protestare contro la scelta. Pietro Senaldi, condirettore di Libero ha espresso le sue personali considerazioni in un’intervista a Tagadà su La7. Interpellato dalla conduttrice Tiziana Pannella, il giornalista immagina dietro ci sia un preciso ordine del sindaco capitolino, Roberto Gualtieri.
“Perché altrimenti che bisogno avevano di muoversi?”, ha chiesto durante il collegamento. A suo avviso, gli artisti hanno ricevuto una qualche telefonata. Di solito, non hanno grande coscienza civile e sociale, a meno di imminenti film in uscita. Panella ha respinto la tesi. Non crede che le figure in protesta ricevano telefonate e si muovano a comando. Comunque, rispetta il diritto di opinione.
Pietro Senaldi sospetta che gli attori in rivolta al Teatro di Roma abbiano ricevuto una qualche telefonata
Il fondatore del Fatto Quotidiano, Antonio Padellaro, ha definito non necessario avere tutti gli attori allineati e coperti. Se qualcuno è in disaccordo ha facoltà di esprimerlo, non crede ci sia stata una convocazione. Dal canto suo, Senaldi ha criticato le argomentazioni artistiche della protesta, volte al “politichese puro”. Padellaro ha proposto di presentare una mozione affinché la nomina sia rivista, mentre Senaldi pensa sia da confermare, in quanto legale.
Manifestare un pensiero circa l’accaduto pare francamente complicato. Innanzitutto, resta ancora da capire quale sia stato l’esatto svolgersi degli eventi, perché sarebbe facile tirare delle conclusioni affrettate, dettate dalla semplice apparenza. Una volta ricostruiti gli avvenimenti, allora ci saranno gli strumenti per parlarne in maniera avveduta.
Qualora la protesta costituisca un atto di coscienza, sarebbe un segnale importante, atto a sottolineare la volontà degli attori del Teatro di Roma di venire coinvolti nelle scelte strategiche a esso relative. Qualora, invece, sia una mera operazione politica, lo scenario cambierebbe drasticamente.
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