Yorgos Lanthimos: 5 film da vedere se vi piace il suo stile
Apprezzato dalla critica e dal pubblico, Yorgos Lanthimos ha dimostrato di essere una mente libera, creativa e piena di spunti interessanti, ma non sembra essere l'unico nel panorama cinematografico.
Yorgos Lanthimos si è affermato come uno dei registi più influenti degli ultimi anni. Il suo debutto alla regia con il film sperimentale Kinetta è stato solo l’inizio di una carriera destinata a grandi successi e che lo ha portato fino al grande pubblico mondiale. Apprezzato dalla critica e dal pubblico, il regista ha dimostrato di essere una mente libera, creativa e piena di spunti interessanti. Molti hanno cercato di definire il suo stile: kafkiano, assurdo, bizzarro, oscuro e surrealista. Ma, forse, Yorgos Lanthimos è tutto questo messo insieme. Ma di una cosa siamo certi: se avete amato lui, di certo amerete i registi e i film di cui vi stiamo per parlare.
1. Viridiana (Luis Buñuel, 1961)
Viridiana, diretto da Luis Buñuel nel 1961, è un’opera carica di complessità e significati profondi. Nel film, Silvia Pinal interpreta il ruolo di una suora, Viridiana, che si trova ad affrontare una serie di situazioni inaspettate quando decide di fare visita allo zio, un uomo che non ha mai conosciuto prima. Lo zio sviluppa un’ossessione morbosa per la nipote, poiché la trova incredibilmente simile alla sua defunta moglie. Questo innescherà una serie di eventi che mettono in luce non solo le fragilità e le ossessioni individuali dei personaggi, ma anche tematiche profonde come l’esplorazione del lato oscuro dell’uomo. Interessante è notare come Luis Bunuel e Yorgos Lanthimos esplorano entrambi le dinamiche familiari disfunzionali e le ombre oscure della psiche umana, in modo profondo e – spesso – disturbante.
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2. La clessidra (Wojciech Has, 1973)
Basato sul libro di Bruno Schulz, La Clessidra è un’opera cinematografica che si distingue per la sua profondità metaforica e la sua rappresentazione surreale della società polacca del tempo. Il film offre uno sguardo straordinario su una realtà distorta, ricca di simboli e allegorie che riflettono i turbamenti sociopolitici dell’epoca. Nella trama, Josef, il giovane protagonista, si dirige verso un sanatorio dove suo padre, Jakob, è ricoverato. Tuttavia, una volta arrivato, si trova immerso in un ambiente stranamente surreale e inquietante, dove la normalità sembra essere stata distorta oltre ogni immaginazione. La salute del padre di Josef peggiora improvvisamente, cadendo in uno stato comatoso, mentre il giovane si trova a vagare tra le intricate e misteriose stanze del sanatorio. Il regista porta lo spettatore in un intricato labirinto di allegorie e metafore, distorcendo la realtà e la vita quotidiana. Se amate la stravaganza dei film di Yorgos Lanthimos, questo fa sicuramente al caso vostro.
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3. Teorema (Pier Paolo Pasolini, 1968)
Se parliamo di registi particolari, anticonvenzionali e surreali non possiamo non pensare a Pier Paolo Pasolini, scrittore e regista italiano che ha lasciato il segno nel panorama della cultura italiana. In Teorema di Pier Paolo Pasolini, tutto inizia con l’arrivo di un inaspettato visitatore che scuote le fondamenta di una famiglia borghese italiana negli anni ’60. Lentamente e silenziosamente, questo enigmatico personaggio entra nella vita di ogni membro della famiglia, dalla cameriera al padre, ai figli e alla madre, portando con sé un’aura di seduzione e mistero che sconvolge le loro esistenze. Evidente nei film di Pasolini, come in Yorgos Lanthimos, è la satira dei costumi e della vita borghese. Il regista evita di dipingere un ritratto semplice e banale della società, preferendo invece creare una parabola sulle dinamiche di alienazione e distacco che caratterizzano la vita all’interno delle famiglie benestanti.
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4. Luna nera (Louis Malle, 1975)
Luna nera di Louis Malle, uscito nel 1975, è un film che sfida ogni convenzione narrativa, ricordando per molti aspetti lo stile narrativo di Yorgos Lanthimos. Il film inizia con un’intensa sequenza di apertura che cattura immediatamente l’attenzione dello spettatore. Nei primi 25 minuti non c’è praticamente alcun dialogo, ma siamo immersi in un mondo surreale e inquietante insieme alla giovane protagonista, che sembra essere in fuga. Attraverso una serie di scene straordinarie e suggestive, vediamo soldati mascherati, sparatorie, bambini nudi che giocano con un maiale gigante e persino un unicorno che appare nel loro cammino. Descrivere il film in un solo paragrafo è quasi impossibile: l’unico modo per scoprirlo è guardalrlo!
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5. Attenberg (Athina Rachel Tsangari, 2010)
Diretto da Athina Rachel Tsangari, Attenberg è un film che si distingue per la sua audacia e originalità nel trattare tematiche complesse legate alla sessualità e alle relazioni umane e il fatto che sia in questa lista non è solo dovuto alla presenza del regista Yorgos Lanthimos tra il cast di attori. Il personaggio principale, Marina, è una giovane donna di 23 anni che naviga nel mondo della sessualità con una personalità misantropica e nichilista. La sua unica amica, Bella, diventa una guida nella sua esplorazione sessuale, mentre suo padre, un architetto che disprezza il XX secolo, è una figura della sua vita alquanto ambigua. Senza timore, Attenberg affronta i tabù sessuali e mette in scena le dinamiche umane più strane e imbarazzanti.
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