Lover, Stalker, Killer: recensione del documentario crime Netflix

La tradizione dei documentari true crime targati Netflix continua con una nuova, inquietante storia dal titolo Lover, Stalker, Killer, diretta da Sam Hobkinson e disponibile sulla piattaforma streaming.
Il documentario racconta attraverso le parole dello stesso protagonista, Dave Kroupa, le vicende che lo hanno portato a vivere un vero e proprio incubo. Siamo in Nebraska, nel 2012, e l’uomo, dopo la separazione dalla madre dei suoi figli, decide di iscriversi a un’app di incontri. Non cerca niente di serio e lo chiarisce da subito uscendo prima con Liz Golyar, e successivamente con Cari Farver. Tutto sembra procedere per il meglio fino a quando improvvisamente la donna comincia a tormentarlo, esigendo da Dave un rapporto serio, una convivenza, e quando lui le ribadisce che è troppo presto e che non se la sente di cominciare una vera relazione, Cari promette di rovinargli la vita. In questa storia però ogni certezza, anche per lo spettatore, sarà smentita, e la verità sarà più scioccante di quanto si possa immaginare.

Lover, Stalker, Killer – Attrazione fatale

Netflix ci ha abituati a storie vere dai risvolti inaspettati, vicende che sembrano scritte da un bravo sceneggiatore hollywoodiano per quanto siano folli e assurde. È da qualche tempo disponibile, per esempio, la miniserie All American Nightmare: Rapimento in California, su una misteriosa scomparsa avvenuta nel marzo del 2015, con una soluzione del caso che mette i brividi. Come fa Lover, Stalker, Killer, e iscriversi a un’app di incontri dopo la visione di questo documentario non sarà più così semplice.

L’impianto del documentario è quello ormai classico: i protagonisti, i testimoni, parenti e agenti di polizia che hanno indagato sul caso raccontano la loro esperienza, e, come in ogni giallo che si rispetti, il montaggio aggiunge tensione alla narrazione e la soluzione emerge gradualmente, indizio dopo indizio, racconto dopo racconto, volutamente per creare l’effetto shock.

La storia di Dave è quella di un uomo tranquillo e alla mano, un lavoratore, un padre che cerca solo di trascorrere dei momenti piacevoli, di conoscere nuove persone, ma che si ritrova senza aver fatto niente di male vittima di una spirale di follia che coinvolgerà anche i suoi cari. Cari lo tormenta con continui messaggi, minacce, lo segue, sa dov’è in ogni momento, e sa anche dove sono le persone alle quali tiene, lei è ovunque ma sembra scomparsa nel nulla, da tempo la madre non la vede e la sente solo per messaggi.

Una vicenda che sembra scritta e diretta da David Fincher (Seven, Zodiac, Gone Girl – L’amore bugiardo) per quanto emerga la natura più oscura e sordida di una persona capace di macchiarsi di atroci delitti per gelosia e vendetta, in un colpo di scena dopo l’altro. E come in un film a un certo punto sarà una squadra di bravi detective a indagare senza sosta e riserve e giungere alla verità più impensabile. Per uno di loro, quello di Cari Farver è stato uno dei casi più strani e imprevedibili della sua carriera.

Lover, Stalker, Killer: valutazione e conclusione

Tra Attrazione Fatale e Gone Girl questo documentario true crime potrebbe tranquillamente essere d’ispirazione per un film o una serie di finzione per quante domande e riflessioni sui protagonisti rimangano aperte, e per quanto sarebbe interessante “scavare” nella psicologia della stalker e killer di questa storia. Lover, Stalker, Killer sicuramente non deluderà gli appassionati di crime attraverso i numerosi documentari Netflix (l mostro delle Ardenne: nella testa di Monique Olivier, Conversazioni con un killer, Sulla scena del delitto – Il caso del Cecil Hotel, Vatican Girl), e non solo, hanno imparato a conoscere le tante terrificanti sfaccettature dell’animo umano, a riprova che la realtà farà sempre più paura della fantasia.