Sylvester Stallone e le sette operazioni subite per gli stunt in Mercenari: “Non mi sono mai ripreso del tutto”

Sylvester Stallone, nel corso della sua lunghissima carriera nel mondo del cinema, non ha mai voluto ricorrere ad una controfigura durante le riprese delle scene più pericolose. Una scelta decisamente coraggiosa che l’attore ha pagato a caro prezzo durante la produzione de I mercenari – Expendables. Durante le riprese del film, la star – nel corso di una scena in cui combatte contro la leggenda del wrestling Steve Austin – ha riportato la lussazione delle spalle e una frattura del collo. Di conseguenza, gli è stata inserita una placca di metallo nel collo e nelle fusioni spinali, per un totale di sette interventi chirurgici.

Sylvester Stallone e le sette operazioni subite per gli stunt in Mercenari

In un episodio della seconda stagione della docuserie The Family Stallone, Sylvester Stallone ha ricordato l’incidente avvenuto sul set di I mercenari – The Expendables. “Ho fatto molte cose stupide. Stavo dirigendo I Mercenari e, come un idiota, stavo girando per la decima volta la scena di combattimento con Steve, ricordo uno schianto terribile. Steve lo ha capito subito”, ha dichiarato il divo mentre lo si vede prepararsi al settimo intervento chirurgico. “Non mi sono mai ripreso dagli stunt de I Mercenari. Dopo quel film, fisicamente non è stato più lo stesso. Quindi vi avverto, non fate le vostre acrobazie“, ha aggiunto l’attore.

La moglie di Sylvester Stallone, Jennifer Flavin, ha sottolineato che, ogni volta che suo marito ha dovuto sottoporsi ad un intervento chirurgico, è stato un “momento spaventoso” per tutta la famiglia. “Non gli piace che la gente sappia che ha subito così tanti interventi chirurgici alla schiena. È spaventoso per la nostra famiglia ogni volta che Sly deve sottoporsi a un intervento chirurgico, perché non si sa mai… nessuno sa cosa può accadere“, ha dichiarato la donna. La figlia Scarlet ha aggiunto: “È davvero difficile vedere mio padre subire l’ennesima operazione dolorosa. Per tutta la mia infanzia, ha sofferto. Ha fatto tutto il possibile per superare il dolore ed essere presente, ma non potevo immaginare che in ogni momento di veglia stesse soffrendo“.