X-Men ’97: recensione della serie animata Marvel

X-Men ’97 fa il suo entusiasmante debutto su Disney+ il 20 marzo 2024, riportando i fan nel mondo avvincente dei Mutanti Marvel con una serie animata revival che cattura lo spirito della serie originale degli anni ’90. Questo ritorno, molto atteso dai fan dello show classico, è più di un semplice omaggio al passato; è una continua saga che respira nuova vita nei personaggi amati e conosciuti da una vastissima fetta di pubblico.

Dopo una lunga serie di fallimenti che hanno oscurato la brillante storia della Marvel traslata sullo schermo, X-Men ’97 arriva a portare una ventata di positività, qualità, nostalgia e amore per gli iconici supereroi. Il prodotto giusto al momento giusto, perfetto per ricordare al pubblico le potenzialità del franchise in tutte le sue forme e manifestazioni.

Il ritorno di Marvel tra innovazione e tradizione

La trama di X-Men ’97 si sviluppa in un mondo mutante in costante evoluzione, dove la convivenza tra mutanti e umani rimane un’utopia sfuggente. Il primo episodio, intitolato A me, Miei X-Men, ci trascina subito nell’azione, esplorando le conseguenze della scomparsa di Charles Xavier e l’ascesa di Ciclope come nuovo leader della squadra. Mentre i mutanti lottano per difendere il loro sogno di convivenza pacifica, si trovano ad affrontare nuove sfide e pericoli che mettono in discussione la stabilità che tanto duramente hanno conquistato.

X-Men ’97 si distingue per il suo approccio unico e potente allo storytelling, che permette ai personaggi di esplorare le loro complessità emotive senza fretta. Questo consente una comprensione più profonda delle dinamiche interpersonali e dei temi universali affrontati dalla serie. La dimensione filosofica, in un mondo come quello dei mutanti, è importante e imperativa per arrivare a conoscerne e apprezzare la natura. Marvel in questo ha spesso sbagliato, in passato e nelle varie iterazioni dei personaggi, relegando la loro esistenza alla mera dicotomia pro e contro gli umani.

Ma X-Men ’97 si focalizza, in modo importante e giusto, sulla natura stessa dell’essere mutante, senza rendere la relazione con l’umano il plot device principale per lo sviluppo dell’azione e della narrazione. I temi trattati, insieme a combattimenti e sequenze adrenaliniche, vengono poi realizzati e dunque portati sullo schermo con maestria tecnica impeccabile.

L’animazione di X-Men ’97 rappresenta un notevole salto di qualità rispetto alla serie originale, mantenendo allo stesso tempo uno stile familiare che ha affascinato intere generazioni di spettatori. Gli animatori di Marvel Animation sono riusciti a modernizzare il comparto grafico senza tradire l’essenza della serie, garantendo un’esperienza visiva coinvolgente. Anche il cast vocale, composto da nuove e familiari voci, contribuisce a immergere gli spettatori nell’universo degli X-Men, mentre la colonna sonora dei Newton Brothers arricchisce l’esperienza emotiva di ogni episodio.

Tutto si unisce e concerta affinché gli spettatori si sentano legati al passato ma proiettati nel futuro, simbolicamente sospesi tra due generazioni che portano avanti i medesimi stilemi, ma si propongono di evolvere, seguendo tempi e cambiamenti. Marvel ha assemblato il giusto team per creare una vera serie bomba, una proposta originale e coinvolgente che può davvero significare un ritorno alla qualità altissima, ai prodotti eccellenti, proposti fino al 2019 con Avengers: Endgame. Per chi aveva riposto in un cassetto il sogno Marvel, gli X-Men tornano con prepotenza a riaprirlo, lasciando anche libera la speranza che il live action possa fare loro giustizia.

X-Men ’97, valutazione e conclusione

X-Men ’97 si rivela un must-watch per i fan del franchise e per gli amanti delle storie di supereroi, offrendo una combinazione irresistibile di nostalgia e innovazione.
Con una trama avvincente, un’animazione di alta qualità e personaggi ben sviluppati, questa serie promette di mantenere gli spettatori incollati allo schermo, desiderosi di scoprire cosa riserverà il futuro per i mutanti Marvel.