Quentin Tarantino ammette il flop: questo film è il suo più grande fallimento

Quentin Tarantino è uno dei più grandi registi americani del nostro tempo. Può piacere o meno, ma i suoi film di solito sono ben accolti dal pubblico, al punto che praticamente tutti i suoi lavori sono stati dei successi al botteghino e sono diventati dei cult.

Tuttavia, lui stesso ammette l’esistenza di un film meno incisivo rispetto agli altri, che lui stesso definisce il peggior lungometraggio che abbia mai realizzato, Guarda caso, coincide anche con il suo più grande flop al box office.

Alcuni di voi probabilmente avranno già intuito che stiamo parlando di Grindhouse – A prova di morte, il film da lui diretto nel 2007 e che faceva parte dell’iniziativa Grindhouse che ha dato origine anche a Grindhouse – Planet Terror. Nessuno dei due ha ottenuto buoni risultati al botteghino e Tarantino ha notato quanto segue spiegando il fallimento di entrambi i suoi lungometraggi:

“Io e Robert pensavamo che le persone avessero un’idea più chiara sui film di exploitation. None ra affatto così. Non avevano idea di cosa stavano vedendo. Quello che stavamo facendo non significava nulla per loro.”

Grindhouse – A prova di morte ha incassato in tutto il mondo un fatturato di 31 milioni di dollari, una cifra piuttosto bassa se si considera che è costato 30 milioni di dollari. È vero che bisognerebbe aggiungere qualcosa in più alla sua collezione, visto che negli Stati Uniti è uscito contemporaneamente a Grindhouse – Planet Terror, riuscendo ad aggiungere altri 25 milioni da dividere tra i due. Ma comunque si sono registrate delle perdite.

Non è chiaro se questa sia stata la chiave per Tarantino per riconoscere, anni dopo, che Grindhouse – A prova di morte è il peggior film che abbia mai realizzato, ma attenzione, ciò non significa che non gli piaccia, come lui stesso ha sottolineato, giustificandosi così:

“A prova di morte è senza dubbio il peggior film che abbia mai realizzato. Ma non era poi così male, vero? Quindi, se questa è la cosa peggiore che faccio, è tutto ok.”

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