The Beautiful Game: la storia vera della Homeless World Cup raccontata nel film Netflix

La storia vera che ha ispirato The Beautiful Game, la drama comedy disponibile su Netflix dallo scorso 29 marzo.

Disponibile su Netflix, The Beautiful Game è una drama comedy diretta da Thea Sharrock (Io prima di te, Cattiverie a domicilio) e con protagonisti Bill Nighy (Questione di tempo, Pirati dei Caraibi), Micheal Ward (The Old Guard, Empire of Light) e la “nostra” Valeria Golino. Prodotto da Colin Farrell e girato tra Londra e Roma, il film le vicende di Mal, l’allenatore di una squadra di calciatori senzatetto inglesi incaricato di portare i suoi giocatori a Roma con la speranza di conquistare il titolo di campioni dell’Homeless World Cup, un torneo mondiale di calcio di strada. All’ultimo minuto decide di correre un rischio e di portare con sé Vinny , un attaccante di talento che potrebbe dare loro una concreta possibilità di vincere a patto che sia pronto a lasciare andare il suo tormentato passato e a diventare parte della squadra.

La storia vera raccontata nel film Netflix The Beautiful Game

The Beautiful Game; cinematographe.it

The Beautiful Game è ispirato alla storia vera della Homeless World Cup, un torneo internazionale di calcio nato al quale possono partecipare esclusivamente da squadre composte da senzatetto. La manifestazione è stata ideata da Mel Young, cofondatore della Big Issue Scotland (giornale di strada edito in otto nazioni, scritto da giornalisti professionisti e venduto da persone senza fissa dimora), e Harold Schmied, editore della Megaphon, durante l’International Network of Street Papers Conference tenutasi a Città del Capo nel 2001. La prima edizione a livello maschile si è tenuta nel 2003, mentre il primo torneo femminile è datato 2008 ed è stato vinto dallo Zambia.

Il regolamento della Homeless World Cup prevede che ogni squadra schieri tre giocatori più il portiere. Ogni partita dura 14 minuti su un campo che è la metà di quello da calcetto (lungo 22 metri per 16). Le sostituzioni sono massimo quattro. La squadra che vince si aggiudica 3 punti, i perdenti 0 e in caso di pareggio si va ai calci di rigore. Una regola particolare è che “si attacca in tre e ci si difende in due”, come recita tra l’altro il motto del torneo. L’Italia ha portato a casa fin qui due titoli, uno conquistato a Göteborg nel 2004 e l’altro ad Edimburgo nel 2005. Il nostro paese, inoltre, ha ospitato a Milano l’edizione 2009 del torneo. La Nazionale più titolata, a livello maschile, è quella del Messico con 4 trionfi, seguita dal Brasile a quota 3. A livello femminile, il Messico ha vinto ben otto titoli, conseguiti dal 2012 al 2023.

La Homeless World Cup ha un sito ufficiale tramite il quale è possibile effettuare donazioni. “L’ultima ricerca globale – delle Nazioni Unite nel 2005 – ha stimato 100 milioni di persone erano senza casa in tutto il mondo, con 1.6 miliardi di persone senza un alloggio adeguato. L’organizzazione ha iniziato ad operare tutto l’anno con una rete globale di quasi 70 membri in tutti i continenti” per “affrontare collettivamente questo problema globale”, si legge sul sito. The Beautiful Game è solo l’ultima opera basata sull’emozionante storia vera del torneo. Nel corso degli anni, la manifestazione ha ispirato anche libri e podcast. L’edizione 2024 si terrà nei prossimi mesi a Seoul, in Sud Corea, presso la Hanyang University, nella quale la nazionale maschile del Cile e il Messico femminile proveranno da campioni in carica a mantenere il titolo.

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