Vite vendute: la spiegazione del finale del film Netflix con Franck Gastambide
La spiegazione del finale di Vite Vendute, l'intenso action thriller di Netflix terzo adattamento dell'omonimo romanzo di Georges Arnaud.
Remake dell’omonimo film del 1953 diretto dal regista francese Henri-Georges Clouzot tratto a sua volta dall’omonimo romanzo di Georges Arnaud, riadattato anche dal regista de L’Esorcista William Friedkin nel 1977 con il film Il salario della paura, Vite Vendute è un action thriller disponibile su Netflix dallo scorso 29 marzo. Diretto da Julien Leclercq (Rapinatori, The Bouncer – L’infiltrato e La terra e il sangue), il film vede come protagonisti Franck Gastambide (Il testimone misterioso, Asterix & Obelix – Il regno di mezzo), Alban Lenoir (BigBug, AKA), Ana Girardot (Dr. Knock, Ritorno in Borgogna) e Sofiane Zermani (Fratelli nemici, After the Fire).
La spiegazione finale del film Netflix Vite Vendute
Vite Vendute è ambientato ai giorni nostri in una zona desertica del Guatemala dove un pozzo di petrolio prende fuoco minacciando l’intera zona. Nelle vicinanze c’è un campo profughi che in preda al panico, viene immediatamente sfollato. L’unico modo per evitare il disastro è far esplodere il pozzo in fiamme. La società che gestisce il pozzo decide di offrire una cospicua somma di denaro alla squadra capitanata dall’ex criminale Fred per trasportare due carichi di nitroglicerina necessari per l’esplosione. A bordo di un camion carico di 200 chili di esplosivo, hanno poco più di ventiquattr’ore per compiere la missione e venti ore per attraversare la zona controllata da ribelli armati e campi minati.
Lungo il percorso, i protagonisti di Vite vendute si trovano a dover sopravvivere agli attacchi dei ribelli, ai colpi di un cecchino e a una miriade di altri pericoli prima di arrivare a destinazione, tra cui il tradimento di Gauthier, responsabile del convoglio. La compagnia petrolifera si rivolge a Fred sotto suo consiglio, vista la loro amicizia. Ma Gauthier, ad un certo punto, decide di voltargli le spalle così da intascare l’intero compenso. Il suo piano, però, fallisce. Dopo aver creduto di aver ucciso Fred, il camion su cui viaggia precipita fuori strada esplodendo. Non essendoci più tempo per completare la missione e privi di uno dei due carichi di nitroglicerina, il rappresentante dell’azienda Marchand e i suoi scagnozzi costringono uno dei mercenari a guidare il restante camion pieno di esplosivi nel cuore dell’incendio. Il prescelto è Alex, la cui famiglia viene messa sotto tiro. Il loro tentativo di ricattare Alex viene sventato però da Fred, il quale spara a Marchand e ai suoi uomini da lontano.
Conscio del fatto che l’incendio finirà per distruggere un intero villaggio vicino, Fred decide di compiere un gesto eroico, vale a dire guidare il camion fino al cuore dell’incendio. L’uomo decide così di sacrificare sé stesso per salvare la vita a centinaia di persone innocenti. Vite vendute, infatti, termina con gli abitanti del villaggio che esultano mentre il fuoco viene spento, a dimostrazione che il sacrificio di Fred ha sventata una tragedia immane. Dietro il gesto eroico di Fred, si cela la volontà da parte del protagonista di redimersi. Alcuni flashback, rivelano il suo senso di colpa nei confronti del fratello, da lui coinvolto in una rapina apparentemente sicura ma conclusasi con l’arresto di Alex. Sacrificando la sua vita, Fred permette a suo fratello Alex di ricongiungersi alla sua famiglia e vivere la vita che non ha mai potuto vivere a causa sua. Il film è stato prodotto da Mikael Govciyan, Philippe Guez, Julien Leclercq, Julien Madon e Nathalie Toulza Madar.