Per Jerry Seinfeld non esistano più le sitcom perché “la sinistra e il politicamente corretto” le hanno uccise
Mancano le sitcom? Per il protagonista di Seinfeld è colpa della "merda politicamente corretta" e "dell'estrema sinistra".
Il tour promozionale di Unfrosted, il film Netflix di Jerry Seinfeld che racconta storia e genesi delle Pop Tarts, le famose merendine americane, mostra che l’ex comico (che ha ormai 70 anni) non teme di gettarsi a capofitto nelle critiche feroci alla società attuale. Se l’altro giorno diceva che il mondo del cinema è morto (sì, promuoveva un film), oggi è toccato uccidere le sitcom.
È stato in un’intervista al New Yorker che il protagonista di Seinfeld ha attaccato la “merda politicamente corretta” e “l’estrema sinistra” come ragioni per cui le sitcom non vengono più realizzate.
“Niente influenza veramente la commedia. Le persone ne hanno sempre bisogno. Ne hanno così tanto bisogno e non ce l’hanno. Tornavi a casa alla fine della giornata e dicevi: ‘Oh, stanno facendo Cheers. Oh, stanno facendo MASH. Oh, stanno trasmettendo Mary Tyler Moore. Oh, stanno facendo All in the Family’. Speravi solo che ci fosse qualcosa di divertente che potevi vedere in TV quella sera. E ora dov’è questo? Il risultato di stronzate di estrema sinistra e merde politicamente corrette, e di persone che si preoccupano così tanto di offendere altre persone”.
Inoltre, prende in esamine una battuta che oggi non si farebbe se Seinfeld fosse ancora in onda, in cui Kramer decide di avviare un’attività facendo usare i risciò ai senzatetto perché “tanto stanno già fuori casa”. Jerry Seinfeld dice che “Non potremmo mandare in onda quell’episodio oggi… Scriveremmo un’altra battuta con Kramer e i risciò. Non faremmo quella battuta. Muovono le porte come nello slalom. Le porte si muovono. Il tuo lavoro è essere abbastanza agili e intelligenti in modo che, ovunque pongano l’obiettivo, tu possa arrivarci”.
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