The Final: attacco a Wembley – recensione del documentario Netflix

The Final: attacco a Wembley è il nuovo documentario disponibile in streaming su Netflix a partire dall’8 maggio 2024. L’opera si erge come un monumento di verità cruda e audace nel panorama dei documentari sportivi. Affrontando con coraggio e trasparenza gli eventi tumultuosi legati alla finale di Euro 2020, uno degli eventi di cronaca più discussi e sanguinosi degli ultimi decenni, questo film offre uno sguardo profondo e avvincente sulla passione travolgente e gli eccessi incendi emotivi connessi al calcio. Attraverso una miscela avvincente di testimonianze coinvolgenti e immagini mozzafiato, il documentario trasporta lo spettatore in un turbine di emozioni e azioni adrenaliniche.

Profondo ma a tratti sensazionalistico, The Final è visivamente curato e poetico nonostante la violenza degli eventi mostrati sullo schermo.

The Final: Attacco a Webley: scorticante e crudo documentario girato con abilità

La narrazione di questo documentario ambizioso, diverso, prende vita attraverso il filtro della videocamera, catturando ogni istante di caos e tumulto che ha caratterizzato quella fatidica giornata a Wembley. Le scene di folla in tumulto, di tensione palpabile e di disordini sono presentate con una crudezza che lascia senza fiato, mentre le testimonianze dei protagonisti coinvolti aggiungono un senso di umanità e complessità al racconto. The Final è terrificante e spettacolare, sembra quasi un film di Zack Snyder, ma non è perfetto.

Infatti, nonostante la sua capacità di dipingere vividamente l’atmosfera brutale e feroce intorno allo stadio quel giorno, il documentario manca di un’analisi approfondita delle radici del caos. Le cause sottostanti, comprese le tensioni post-lockdown e l’influenza di sostanze psicotrope nell’aggravare la situazione, sono solo accennate, lasciando uno spazio vuoto nell’esplorazione della complessità dell’evento. La violenza viene assaggiata e mostrata come fine a se stessa, legata forse all’euforia sportiva e non a un malessere sociale sotteso.

I difetti della pellicola non vengono a minacciare la qualità generale di The Final: attacco a Wembley. Sono le testimonianze umane dei tifosi e degli addetti alla sicurezza che aggiungono un tocco di autenticità e umanità al racconto, ponendo questioni importanti e cruciali, quasi filosofiche, sullo sport e cosa significa seguirlo. Le loro emozioni intense e le loro storie toccanti offrono uno sguardo intimo sulle tensioni culturali e sociali che circondano il mondo del calcio, sottolineando la necessità di affrontare queste problematiche con franchezza e onestà.

The Final: attacco a Wembley rappresenta dunque un documento potente e rivelatore che getta luce su un momento oscuro nella storia recente del calcio. Offrendo uno sguardo autentico sugli eventi che hanno scosso lo stadio di Wembley e la comunità calcistica nel suo insieme, il film mette in luce le sfide e le tensioni che possono emergere durante grandi eventi sportivi.

The Final: attacco a Wembley: recensione e valutazione

Come chiosa finale, The Final: attacco a Wembley può essere definita come un’opera coinvolgente che, nonostante le sue lacune, riesce a catturare l’attenzione dello spettatore e a offrire una riflessione importante sulla natura travolgente della passione calcistica e sui risvolti violenti che può assumere. Con una narrazione avvincente e immagini mozzafiato, il documentario si distingue come un viaggio emozionante e toccante nel cuore del mondo del calcio e delle sue contraddizioni.

In un contesto in cui la violenza e l’irrazionalità possono facilmente prendere il sopravvento, The Final: attacco a Wembley ha anche uno scopo educativo, informativo e critico: ci ricorda l’importanza di affrontare apertamente e onestamente le sfide che minacciano l’integrità e la sicurezza dei grandi eventi sportivi.