Neon Genesis Evangelion: Hideaki Anno parla del futuro della serie e di un possibile sequel

Durante un’intervista con The Asahi Shimbun, Hideaki Anno, il creatore dietro Neon Genesis Evangelion, ha accennato alla possibilità di concedere il passo alla sua creazione, suggerendo la possibilità di un futuro senza di lui. Sebbene le sue parole fossero rivolte a ipotetici sequel, il riconoscimento della possibilità che il titolo possa essere preso in mano da qualcun altro indica un’apertura verso nuove direzioni e interpretazioni per il franchise.

Anno spera che Neon Genesis Evangelion diventi “iconico come Gundam”

Nonostante Anno sia da sempre il volto di Neon Genesis Evangelion, per lui, ormai, il franchise ha il potenziale per esistere al di fuori del suo creatore, lasciando intendere una volontà di cedere il controllo, aprendo la porta a nuovi registi e idee. Questo potrebbe segnare una nuova era per il franchise, consentendo a nuovi talenti di esplorare e reinterpretare l’universo complesso che ha visto protagonista Shinji Ikari.

«Mi auguro che Neon Genesis Evangelion possa assurgere al ruolo di icona culturale, diventare una pietra miliare degli anime, più o meno come Gundam, che è diventato un’istituzione di per sè. Come Gundam, dove molti autori possono giocare con gli elementi e creare i propri mondi, la speranza è che anche Evangelion possa essere liberato, per essere ricostruito e reinterpretato in molti modi da molti altri artisti»

Quindi, anche se Anno potrebbe non essere più al comando, ciò non significa che il futuro di Neon Genesis Evangelion sia in pericolo, anzi, per lui la serie potrebbe avere infiniti modi di espandersi. Quando al creatore è stato chiesto se ci fossero idee riguardo ad un sequel, ha risposto così:

«Hmm, potrebbe esserci qualche idea. La prospettiva di  un seguito di Evangelion realizzato da qualcuno diverso da me potrebbe esistere. Non ho ancora deciso, o meglio, per il lavoro è meglio che ci sia un alto grado di libertà. Se sia commercialmente fattibile o interessante dipenderà dal contenuto. Non è che sto dicendo che non ne farò un altro o qualcosa del genere, ma è da vedere.»

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