Shogun: gli showrunner spiegano il processo di sviluppo della stagione 2
Si prevede che Sanada ritorni per la seconda stagione di Shogun sia come Toranaga che nel ruolo di produttore esecutivo.
Justin Marks e Rachel Kondo, i menti dietro il successo di Shogun, hanno recentemente condiviso dettagli sul processo di sviluppo della seconda stagione della serie. Basata sul romanzo di James Clavell del 1975, la serie ha debuttato all’inizio di quest’anno, ottenendo consensi sia dalla critica che dal pubblico. Dopo il finale della serie di 10 episodi alla fine di aprile, il progetto ha annunciato lo sviluppo di una seconda stagione, oltre a una terza.
Gli showrunner di Shogun hanno in mente un punto finale preciso che richiederà più di una stagione aggiuntiva per essere raggiunto.
In un’intervista con Variety, Marks e Kondo hanno discusso delle idee che hanno portato alla continuazione della serie Shogun. Le spinte per una seconda stagione sono emerse già durante la produzione della prima, con un finale più definito per i personaggi principali. Tuttavia, i creatori sottolineano che la seconda stagione non è ancora sicura e dipenderà dalla possibilità di portare la storia nella direzione giusta.
Marks ha parlato dell’entusiasmo dello staff creativo nel brainstorming delle possibili trame per la stagione successiva di Shogun, anche se molte idee sono state considerate solo come scherzi divertenti. Tuttavia, il processo è diventato sempre più fluido, con il team che ha sviluppato una certa ripetibilità nella creazione della narrazione. L’incontro con Gina Balian e Michaela Clavell ha contribuito a solidificare alcune delle prime idee per la seconda stagione.
Kondo ha aggiunto che c’era un po’ di tensione durante questa fase iniziale, ma che la discussione ha rivelato interessanti possibilità narrative. Marks ha sottolineato che molte domande nella storia rimanevano ancora irrisolte, aprendo la porta a nuove direzioni per i personaggi di Shogun.
Entrambi i creatori hanno chiarito che la seconda stagione non si realizzerà a meno che non riescano a creare una storia avvincente e significativa. Marks ha sottolineato l’importanza di un punto finale chiaro che hanno identificato, che ha guidato il loro desiderio di continuare la storia.
Data l’assenza di materiale originale per le future stagioni, Marks e Kondo affrontano la sfida di mantenere la qualità e la coerenza della serie senza il supporto del romanzo di Clavell. Riusciranno nel loro intento?
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