Marvel: i registi di Avengers attribuiscono il declino della popolarità del Cinematic Universe al “divario generazionale”
I registi hanno sottolineato un "grande divario generazionale"
I registi Joe e Anthony Russo, noti per il successo di Avengers: Endgame, hanno recentemente espresso le loro opinioni riguardo al declino della popolarità del Marvel Cinematic Universe. Con l’uscita di Iron Man nel 2008, il franchise di supereroi ha incassato quasi 30 miliardi di dollari al botteghino. Tuttavia, negli ultimi anni, l’MCU ha affrontato difficoltà significative, con film come The Marvels, Eternals e Ant-Man and the Wasp: Quantumania che hanno registrato performance finanziarie deludenti. Inoltre, diverse serie Marvel su Disney+ sono state accolte in modo tiepido, alimentando le discussioni sulla cosiddetta “stanchezza da supereroe”.
Questa transizione nel modo di fruire i contenuti rappresenta una sfida non solo per Marvel, ma per l’intera industria dell’intrattenimento.
Intervistati da Games Radar, i fratelli Russo hanno attribuito questo calo di popolarità della Marvel non alla saturazione del genere, ma piuttosto a un cambiamento nel modo in cui il pubblico consuma i media. Joe Russo ha evidenziato come il panorama attuale sia in continua evoluzione, rendendo difficile prevedere quale tipo di storie il pubblico desidererà in futuro.
Il regista ha sottolineato un “grande divario generazionale” nel consumo dei media: le generazioni più anziane sono abituate a seguire programmi e film in momenti prestabiliti e ad andare al cinema in una data specifica, mentre le generazioni più giovani preferiscono un accesso immediato ai contenuti, fruibili in qualsiasi momento e spesso contemporaneamente ad altre attività.
Anthony Russo ha aggiunto che la fatica dei supereroi Marvel non è il problema principale, ma piuttosto una stanchezza generale verso i media, paragonando la situazione attuale a quella dei film western, che, nonostante le lamentele, sono durati per decenni grazie alla loro capacità di reinventarsi costantemente. I registi sostengono che, così come i western, i film di supereroi possono continuare a prosperare se riescono a innovarsi e a adattarsi ai cambiamenti del pubblico.
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