House of the Dragon – Stagione 2: perché l’episodio 3 si discosta così tanto dai libri?
Perché il finale della 2x03 di House of the Dragon apporta un grande cambiamento rispetto al libro di George RR Martin.
Ormai tutti i fan di House of the Dragon avranno già visto il terzo episodio della sua seconda stagione. C’è molto da commentare a riguardo, soprattutto perché, nel suo finale, c’è un grande cambiamento rispetto al libro di George RR Martin, che è stato fondamentale per costruire l’intera stagione.
Attenzione: seguono spoiler!
Dietro le telecamere di The Burning Mill abbiamo Geeta Vasant Patel, regista che firmerà anche il finale di questa seconda stagione, quindi le sue riflessioni sull’episodio rilasciate a Variety sono senza dubbio preziose. Alla domanda sul fatto che la riunione tra Rhaenyra e Alicent non abbia avuto luogo nell’originale fonte letteraria, questo è ciò che commenta:
“Era molto intenzionale avere questo momento in cui le due protagoniste si confrontano tra loro. Per gli sceneggiatori era importante che Rhaenyra e Alicent fossero la spina dorsale della stagione, perché quella è la spina dorsale della prima stagione: la relazione tra queste due donne. Per espandere il mondo, volevamo poter tornare da loro. Ciò che gli scrittori e gli attori hanno fatto così bene è che alla fine dell’episodio 3 vi hanno introdotto gli episodi 1 e 2. È quasi come una cartina di tornasole. Gran parte dell’atmosfera di quella scena deriva dall’episodio 8 della scorsa stagione, che ho avuto la fortuna di dirigere, perché è lì che Viserys mostra a Rhaenyra che la ama e che la mette al primo posto perché lei si alza dal letto quando sta morendo e attraversa quella sala del trono. Quel momento, se è abbastanza viscerale, si ripercuoterà nella seconda stagione.”
“Quando Rhaenyra va da Alicent per dirle: ‘Ehi, dobbiamo fermare questa guerra’, ho la sensazione che in realtà sia lì egoisticamente per le sue ragioni emotive. ‘Mio padre mi amava? Perché pensavo che mi amasse, e poi ha cambiato idea scegliendo te.’ Non sono sicuro che sia consapevole che è questo che la spinge. Quella scena è piena di tutta la drammaticità di tutto ciò che è accaduto prima.”
Patel sottolinea di aver approfittato di tutte le pause tra una ripresa e l’altra per tornare indietro nel tempo, in particolare alla fine della prima stagione, per dare ancora più profondità a un momento che gli sceneggiatori hanno tirato fuori dal nulla:
“Tra una ripresa e l’altra tornavamo all’episodio 8 e alla prima metà della prima stagione e alla loro infanzia e ne riempivamo i ricordi, così che quando parlavano tra loro non si trattava realmente di oggi: si trattava di ieri. Era una scena così bella e profonda che sembrava come un buon vino invecchiato. Più lo facevano, più andavano in profondità.”
Il regista sottolinea che “quando vedi qualcuno che non vedevi da anni e c’è un conflitto che hai avuto con lui, o c’è qualcosa che te lo ricorda, è come se non fosse passato un giorno”, da qui la decisione di tornare al passato. Era importante ottenere il giusto impatto emotivo.
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