Tracker: recensione della prima stagione della serie su Disney+
Su Disney+ con la sua prima stagione, Tracker vede protagonista Justin Hartley nei panni del carismatico e avventuroso Colter Shaw.
Creata da Ben H. Winters nel 2024 e ispirata al romanzo The Never Game di Jeffery Deaver, Tracker è la nuova serie action drama giunta su Disney+ dal 24 aprile 2024. Al centro della storia c’è la vita avventurosa di Colter Shaw, interpretato da Justin Hartley. Colter vive alla giornata, sempre su strada alla ricerca di persone da salvare e ricompense da incassare. In giro in lungo e in largo per gli USA – a chi non vengono in mente i fratelli Winchester di Supernatural? – Shaw incontra persone disperate, alla ricerca di affetti scomparsi e lui puntualmente, grazie alle sue incredibili abilità, li ritrova. Riscuote soltanto la ricompensa messa a disposizione, qualunque sia la cifra e soltanto se il ritrovamento va in porto.
Tracker: la solitaria vita di Colter al servizio degli altri
Con roulotte, pickup e la sua infinita collezione di tazze, Colter Shaw è il personaggio di cui avevamo bisogno noi sognatori avventurieri rimasti orfani delle scorribande dei Winchester sulla loro Chevrolet Impala. Colter non è un militare e non è un poliziotto, ma le sue abilità di sopravvivenza sono utilissime anche alle autorità per risolvere i casi di scomparsa. Shaw è un tracker, ovvero un “localizzatore” che ama definirsi “ricompensista” perché si guadagna da vivere aiutando le persone da una parte all’altra degli Stati Uniti e rischiando la propria vita.
La prima stagione è composta da tredici episodi, con una narrazione procedurale che ci porta appieno nel mondo di Colter. La scelta di questo lavoro e della solitudine in cui, in fondo, vive sono dovute a un passato doloroso che, ancora oggi, non ha superato. Sin da subito è chiaro come, nonostante riscuota del denaro per il lavoro svolto, Colter metta prima di tutto il cuore in quello che fa e questo fa la differenza, quando si tratta di trovare una persona scomparsa.
Il carisma di Colter e la bellezza mozzafiato dei paesaggi
Justin Hartley è la scelta perfetta per interpretare un personaggio carismatico e anche un po’ tenebroso come quello di Colter Shaw. Attorno a lui ruotano altri pochi personaggi: Teddi Bruin (Robin Weigert) e Velma Bruin (Abby McEnany), che trovano per lui i casi più interessanti; Bobby Exley (Eric Graise), amico informatico e hacker e Reenie Greene (Fiona Rene), avvocato ed ex-fiamma che lo supporta dal punto di vista legale. Negli ultimi episodi della prima stagione, poi, due belle sorprese: Melissa Roxburgh (Michaela Stone di Manifest), che interpreta sua sorella Dory e Jensen Ackles (Dean Winchester di Supernatural) nei panni di suo fratello Russell.
Impossibile non notare la bellezza mozzafiato dei paesaggi che Tracker ci regala (forse, la sua parte più bella). Girata in Canada, ci restituisce una sensazione di libertà che buca lo schermo, facendoci immergere nella natura tra foreste e oceano.
Tracker: valutazione e conclusione
Già rinnovata per una seconda stagione attesa nell’autunno 2024 negli USA, Tracker è qualcosa di già visto senza alcun dubbio – del resto, ben poco non è ancora stato esplorato televisivamente parlando – ma è, comunque, facile da seguire grazie all’autoconclusività degli episodi. La presenza, poi, di una storyline orizzontale che riguarda il passato difficile e misterioso dell’eroe protagonista è un punto a suo favore. Justin Hartley regge bene il peso dell’intera serie e la presenza di Melissa Roxburgh e Jensen Ackles – che si spera possano essere maggiormente presenti in futuro – potrebbe dare quel tocco in più che manca. Tracker è una serie fresca e dinamica, dalle location affascinanti, che rappresenta un’ottima scelta per chi desidera un prodotto di puro intrattenimento che sia di azione e qualità, ma non troppo impegnativo.