Zack Snyder: 6 incredibili curiosità sul celebre regista
Amato o odiato, non ci sono vie di mezzo.
Zack Snyder è uno dei registi più riconoscibili e divisivi di Hollywood, noto per il suo stile visivo distintivo e per le sue epiche interpretazioni di storie iconiche. Snyder ha creato un corpus di opere che ha affascinato molti spettatori, ma che ha anche suscitato critiche da parte di altri. I suoi film, caratterizzati da un’estetica ricchissima e oltremodo audace, sono amati per la loro fedeltà ai fumetti e per le spettacolari sequenze d’azione, ma al contempo criticati per la loro enfasi sulla forma rispetto alla sostanza. Nonostante le opinioni contrastanti, non si può negare che Zack Snyder abbia lasciato un’impronta indelebile nel panorama cinematografico contemporaneo. Ecco sei curiosità che forse non conoscevi su di lui.
1. Scrivi Zack Snyder, leggi director’s cut
Il nostro sembra avere una particolare passione per le edizioni estese. Tanto che ormai viene il dubbio che realizzi un film già pensando a che cosa tagliare e riservare per una director’s cut. La più celebre è senza dubbio la Snyder Cut di Justice League. Dopo che Snyder ha dovuto lasciare la produzione a causa di una tragedia familiare, il film è stato completato da Joss Whedon. I fan hanno chiesto a gran voce di vedere la versione originale di Snyder, che è stata rilasciata nel 2021 con una durata monstre di quattro ore. Non è tutto. Anche i più recenti impegni registici di Snyder, i primi due capitoli della saga Rebel Moon, avranno un’edizione estesa, che promette di essere molto più esplicita e violenta.
2. Zack Snyder è appassionato di arti visive
Prima di ottenere enorme successo come regista, Snyder ha studiato pittura e fotografia presso l’Art Center College of Design di Pasadena. Questa formazione artistica è evidente nel suo lavoro cinematografico, dove ogni inquadratura è attentamente costruita come fosse una fotografia o un quadro. A ben vedere l’estetica e la cura formale dei film di Snyder sono alcuni degli elementi più discussi dell’opera del regista: c’è chi le ama e chi invece non può proprio sopportarle.
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3. Un esordio da record
Non è facile per un regista esordiente trovare il proprio spazio, convincendo critica e pubblico: alle volte rimane delusa la prima, altre il secondo. In certi casi addirittura il film si rivela un flop sotto ogni punto di vista. L’esordio alla regia di Snyder è stato invece un bel successo di pubblico, che poi è la cosa che a chi produce un film interessa di più: L’alba dei morti viventi ha incassato oltre 100 milioni di dollari, a fronte di un budget che arrivava a malapena a un quarto di quella cifra. Questo successo ha permesso a Snyder di ottenere più libertà nella realizzazione dei suoi progetti successivi.
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4. Zack Snyder e quello stile registico così riconoscibile
L’impronta registica di Zack Snyder è tra le più riconoscibili a Hollywood. A parte l’aspetto formale, di cui abbiamo già avuto modo di parlare, ci sono degli altri stilemi che rendono i film del regista immediatamente identificabili. I lens flare, ad esempio, ma anche i ralenti e i combattimenti abilmente coreografati. Un esempio su tutti? Quello di 300 (2007). È il secondo film da regista di Zack Snyder, eppure al suo interno compaiono già tutti gli elementi citati. Specie i ralenti, che uniti alle scene di azione, hanno contribuito in qualche modo a ridefinire o, comunque, a rimodellare un certo tipo di cinema.
5. Non solo cinema, ma anche fumetti e videogiochi
La passione di Zack Snyder per i fumetti è evidente anche solo dal fatto che la maggior parte dei suoi film sono degli adattamenti di opere a fumetti. Così era il già citato 300 e così è anche l’adattamento di uno dei più celebri fumetti mai realizzati, Watchmen. E come dimenticare i film tratti dai cinecomic DC. A quanto pare Snyder ha anche una grossa passione per i videogiochi, in particolare per quelli che presentano narrazioni complesse e mondi immersivi, come Halo e Call of Duty, e ha persino considerato l’idea di dirigere un film basato su un videogioco. Vedremo se accadrà mai.
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6. L’impegno filantropico
Snyder e sua moglie, Deborah, sono attivamente coinvolti in opere di beneficenza. Dopo la tragica morte della loro figlia Autumn, hanno creato la Autumn Snyder Tribute Fund a supporto della American Foundation for Suicide Prevention, dimostrando un impegno significativo per la sensibilizzazione e il sostegno della salute mentale. Una curiosità sulla vita di Zack Snyder che ha meno a che fare con il cinema, ma che contribuisce a rendere ancora più umana la figura del regista.
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