Alien: Romulus, il riassunto del panel al San Diego Comic-Con 2024
Il panel si è concluso con una sorpresa: l'oscuramento improvviso delle luci e l'apparizione di pupazzi facehugger
Il panel di Alien: Romulus nella Hall H del Comic-Con di San Diego 2024 ha offerto ai fan una visione esclusiva dell’ultimo capitolo della celebre saga. Il regista Fede Alvarez, insieme al cast principale, ha condiviso dettagli entusiasmanti e clip inedite del film, aumentando ulteriormente l’aspettativa per il debutto imminente.
Tutti gli aggiornamenti dal panel di Alien: Romulus al San Diego Comic-Con 2024
Il panel è iniziato con la presentazione del cast, introdotto dalla moderatrice Tiffany Smith. Alvarez ha spiegato che il film è ambientato tra Alien e Aliens, e pur essendo accessibile a chi non ha visto i film precedenti, mantiene forti legami con l’universo esistente. Alvarez ha sottolineato l’importanza di creare una storia indipendente e avvincente, piuttosto che fare affidamento solo sui riferimenti al franchise. Ha anche evidenziato la scelta di un cast di volti nuovi, scherzando sul fatto che tutti i personaggi potrebbero morire, esattamente come Ripley è diventata la protagonista inaspettata del primo film.
La prima clip di Alien mostrata durante il panel ha rivelato un pianeta sconosciuto e un automa di nome Andy che inizia a funzionare male. Il gruppo, in cerca di parti per ripararlo, viene attaccato da un Facehugger in acqua, creando una sequenza di tensione e azione che culmina con la fuga a malapena dal laboratorio. Questo primo assaggio del film ha lasciato il pubblico senza fiato e ha dimostrato l’abilità di Alvarez nel creare suspense.
Cailee Spaeny, una delle protagoniste, ha raccontato la sua esperienza con l’audizione per Alien e il coinvolgimento di Alvarez, sottolineando l’uso di effetti pratici per rendere le scene più realistiche. David Jonsson, che interpreta un sintetico, ha parlato delle sfide del suo ruolo e dell’onore di far parte di un franchise così iconico. Isabela Merced ha messo in luce l’affiatamento del cast, mentre Archie Renaux ha descritto l’esperienza come surreale e indimenticabile. Spike Fearn ha apprezzato l’approccio pratico delle riprese, rispetto all’uso di effetti speciali digitali.
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