5 film horror giapponesi anni ’90 da vedere
Un'incursione nel J-horror tra i titoli da riportare alla luce
Il cinema horror del Sol Levante è esploso a livello internazionale sul finire degli anni ’90, e i primissimi anni duemila, con titoli come Ring (1998) e Dark Water (2002), da cui si è riversata un’ondata più o meno consistente di pellicole in occidente, tra cui anche l’ottimo e conturbante Audition (1999) di Takashi Miike. Ma ci sono degli horror giapponesi che, usciti ancora prima, non hanno trovato adeguata luce, soprattutto in Italia, rimasti perlopiù inediti. Andiamo a vedere cinque titoli degli anni ’90 che meritano una riscoperta se siete amanti del cinema dell’orrore con gli occhi a mandorla.
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1. Hiruko the Goblin (1991) tra gli horror giapponesi anni ’90 da vedere
Uno dei primissimi film di Shinya Tsukamoto (Tetsuo, 1989) è anche uno dei suoi più “atipici”, molto vicino ad una tradizionale ghost story, in cui però l’estro registico del suo autore spicca notevolmente nel creare atmosfere inquietanti e momenti di bizzarro spavento, tra esseri aracnoformi con teste umane e strani marchingegni per catturare gli spiriti all’interno di una scuola. Uno dei film horror giapponesi assolutamente da riscoprire.
2. Haunted school (1995)
Non un film impeccabile e forse nemmeno particolarmente spaventoso, ma questo curioso J-horror è un simpatico intrattenimento baracconesco ad altezza di un pubblico più giovane. La storia, molto esile, si ambienta in una scuola infestata, in cui un gruppetto di ragazzini si introduce imbattendosi in spiriti particolarmente imprevedibili e grotteschi. Rimasto inedito in Italia, potrebbe meritare decisamente una riscoperta per chi cerca horror giapponesi più leggeri e simpaticamente weird.
3. Wizard of Darkness (1995) tra gli horror giapponesi anni ’90 da vedere
Tratto da un Manga degli anni ’70, è il primo capitolo di una serie di film, rimasti tutti pressappoco sconosciuti in Italia, inediti dalla distribuzione. E ne è stato tratto anche un videogame per PlayStation. Protagoniste sono delle studentesse, l’impianto è un po’ quello di un teen movie televisivo, ma con una discreta abbondanza di sangue. Per chi cerca horror giapponesi tra scuole sinistre, liceali e getti di sangue, una visione da riscoprire.
4. Cure (1997)
Tra i titoli citati, in questa schiera di horror giapponesi da riscoprire, il film di Kiyoshi Kurosawa è certamente meno sconosciuto, almeno tra gli appassionati di cinema orientale. Considerato, anzi, in altri paesi occidentali come il principale esponente – assieme al Ring di Hideo Nakata, il principale fautore della nascita del moderno J-horror, in Italia il film sembrerebbe non avere ancora una distribuzione in formato Home Video e nemmeno un doppiaggio nella nostra lingua. La storia, molto torbida e dal passo serafico, costruita con grande eleganze e senso dell’inquietudine, vede al centro della narrazione dei bizzarri omicidi perpetrati da persone solitamente innocue e insospettabili, collegati tutti da una X tracciata sul luogo del crimine. Mentre un attonito detective indaga, viene fuori una realtà sinistra e paranormale.
5. Red Secret Room (1999) tra gli horror giapponesi anni ’90 da vedere
Una sorta di versione macabra e violente dei reality show, questo film di fine anni ’90 è uno degli horror giapponesi che meriterebbero una totale riscoperta per gli appassionati del genere. Tre donne e un uomo sono protagonisti di un reality game, rinchiusi in una stanza rossa, da svolgere attraverso un gioco di carte che stabilisce determinate penitenze e ruoli di giudice in base alla “pescata” del turno. Inevitabilmente, il reality si trasforma in un gioco al massacro per i concorrenti. Con un seguito, entrambe realizzati per l’Home Video, ma rimasti inediti nel nostro Paese.