Ti Amo Presidente: recensione del film sull’amore tra Obama e Michelle
In concomitanza con la discussa elezione del 45esimo Presidente degli Stati Uniti d’America, arriva nelle nostre sale il nuovo film sentimentale di Richard Tanne Ti Amo Presidente, storia di una giornata che farà convergere le vite dell’ormai ex leader Barack Obama e la sua First Lady Michelle Robinson, in una fotografia di quel primo (non) appuntamento che saprà sciogliere i loro cuori e porre le basi di un rapporto che verrà poi ammirato ed elogiato da migliaia di persone.
Supervisore del novello arrivato Barack (Parker Sawyers) in un prestigioso studio legale, Michelle (Tika Sumpter) si concede di passare del tempo nelle ore non lavorative con il giovane ragazzo, chiarendo fin dal primo istante di quanto sconveniente sarebbe definire la loro uscita un appuntamento.
Ritrovatisi così in quel giorno d’estate 1989 per le strade di Chicago, unico scopo della ragazza è quello di partecipare ad un incontro per aiutare gli appartenenti di una sfortunata comunità, ma le intenzioni di Barack sembrano andare ben oltre il semplice incontro sociale. Passando per una mostra d’arte africana fino alla visione di un film al cinema, sarà in questo modo che Michelle e Barack trascorreranno la giornata, stuzzicandosi e scoprendosi vicendevolmente, fino a far sciogliere il reticente animo della circospetta donna.
Ti Amo Presidente: romantico, dolce, affettuoso, ma soprattutto noioso appuntamento
Barack (Parker Sawyers) va a prendere Michelle
La scintilla dell’amore tra la coppia presidenziale più invidiata ed acclamata di sempre; quel primo dolce, controverso passo l’uno verso l’altra che cambierà in positivo i loro percorsi e farà da apripista ad un legame vero e profondo. Su grande schermo l’appuntamento tra Michelle e Barack è al servizio della macchina da presa del regista di Swamp Shark (2011) e Worst Friends (2014) Richard Tanne, che con sobrietà formale inquadra le ricche tappe di una conoscenza che porterà ad accendere il fuoco di una passione e di una rinnovata fiducia in se stessi.
Seppur con il tema delicato della romantica storia d’amore, il ritmo di Ti Amo Presidente viene scandito lentamente da una visione che si fa presto noiosa e poco accattivante, un film didascalico attraverso il quale si scavano le origini dei due personaggi reali e le decisioni e conseguenze che li hanno condotti fino a quel 1989.
Con un Barack Obama democratico anche nei rapporti, interpretato dal giovane Parker Sawyers (Zero Dark Dirty, Snowden)ed una Michelle autoritaria, benché forse troppo caricata da risultare a tratti alquanto pedante, impersonata da Tika Sumpter (Think Like a Man, Un poliziotto ancora in prova), Ti Amo Presidente non si muove mai nel futuro, ma rimane saldamente attaccato al presente della lunga giornata; nessun riferimento alla successiva carica politica o alla possibilità di un uomo nero alla Casa Bianca, soltanto i tentativi ostinati e affettuosi di un ragazzo intrigato dalla sensibilità e dall’intelligenza di una determinata ragazza.
Ti Amo Presidente – Instant movie scialbo di cui rifiutiamo l’invito
Michelle (Tika Sumpter) e Barack (Parker Sawyers) ad una mostra
Fondato sulla sceneggiatura composta dallo stesso Tanne, che vede fondersi insieme anni di interviste, articoli di giornale e libri sulle due icone mondiali, l’intero film si compone degli elementi base per un racconto d’amore che resta però scialbo ed indifferente, più adatto alla tv meno pretenziosa piuttosto che alla sala cinematografica. Probabilmente è nel voler rincorrere frettolosamente i tempi il problema alle fondamenta di Ti Amo Presidente, instant movie sulla appena passata coppia presidenziale che non si concede il tempo necessario per lavorare ad un progetto più complesso e meglio elaborato.
Un appuntamento al quale Richard Tanne ci invita, ma che preferiamo rifiutare, sperando che nel futuro qualcun altro possa rendere giustizia alla storia di questa grande coppia.