Come uccidono le brave ragazze: recensione della miniserie Netflix

La star di Mercoledì interpreta un'improbabile detective liceale nella serie tv Netflix che si concentra sull'azione, ma taglia tutta una parte di approfondimenti psicologici del romanzo originale.

Dall’amica fraterna di Mercoledì Addams – una versione gradevole, positiva e colorata di Emma Myers – al ruolo di Pip: l’aspirante detective liceale di Come Uccidono le Brave Ragazze, nella miniserie Netflix in sei puntate disponibile sulla piattaforma streaming dal 1 agosto 2024. Un’occasione sprecata, purtroppo, da Myers, che ci è tanto piaciuta in Mercoledì di Tim Burton, per dare il meglio di sé interpretando il personaggio più importante del cast della serie thriller, young-adult, prodotta da Moonage Pictures in coproduzione con ZDFneo e Netflix. Adatta il primo romanzo della trilogia Come Uccidono le Brave Ragazze di Holly Jackson e vede tra i protagonisti, accanto a Emma Myers (che ha recitato anche in Family Switch), Zain Iqbal, Mathew Baynton, Asha Banks e Jude Collie.  A Good Girl’s Guide To Murder è il titolo originale dello spettacolo che segue la protagonista, Pip, alle prese con la risoluzione del caso di omicidio/suicidio di Andie Bell e Sal, che ha scioccato cinque anni prima una cittadina inglese.

Come uccidono le brave ragazze: nella serie tv la star di Mercoledì è una liceale detective che, per risolvere il mistero di un omicidio, si unisce al fratello del reo confesso

La scena d’apertura è un vero disastro, ci aiuta a riconoscere subito la mancanza di originalità della storia che stiamo per guardare, il fatto che non sarà né unica né coinvolgente. Dopo trenta minuti la nostra opinione non subisce variazioni. E tutto il pilot conserva un ritmo molto lento che si rianima solo dalla seconda puntata. Pip (Emma Myers) riapre il caso di un misterioso omicidio e inizia una sua (improbabile) personale investigazione intervistando gli abitanti della cittadina e riportando minuziosamente con appunti, audio, post-it, tutte le notizie che riesce a ricavare, ricostruendo qualcosa che all’interno dei romanzi originali è riportato nei termini di pagine di appunti, immagini e disegni, caratteristica che nella serie tv è per lo più assente. Il risultato è purtroppo un taglio troppo netto di situazioni e investigazioni che portano alla risoluzione del caso. L’impressione è che ogni cosa avvenga in modo automatico, già visto e ripetitivo, senza peraltro una opportuna motivazione. Il modo di trattare l’aspetto investigativo meriterebbe un articolo a parte. Si avverte da subito la sensazione che molto nella fase di adattamento non funzioni, a partire proprio dalla credibilità della protagonista (avrà pesato negativamente il voluto teenage look, che nei fatti non va).

Lo show si focalizza sull’uso della punteggiatura e della sintassi per smascherare l’assassino, però si contraddice: “testualmente” non scorre e non genera emozioni

Come uccidono le brave ragazze; cinematographe.it

Punteggiatura e sintassi sono degli strumenti fondamentali per una scrittura efficace, ma soprattutto per creare il ritmo “del testo” che il lettore seguirà, e con cui empatizzerà. Il ritmo infatti è la prima caratteristica che genera emozione. Come uccidono le brave ragazze si focalizza sull’uso della punteggiatura e della sintassi per smascherare l’assassino, però si contraddice: perché non tiene il giusto ritmo, non scorre e non genera emozioni. Insomma la serie tv si lascia sfuggire proprio la cura degli elementi che lo show vuole evidenziare: quelli che determinano sostanzialmente la percezione della sua “tonalità“. Taglia tutta una parte di approfondimenti psicologici centrali presenti all’interno del romanzo per dare spazio – e seguendo chissà quale astrusa teoria – alla vuota azione. Predilige un automatismo che difficilmente fa empatizzare con la protagonista, e mette in mostra il corrotto mondo degli adulti, tendenzialmente sempre assenti in narrazioni rivolte a questo target. Peccato che lo spettacolo si scordi di approfondire l’interessante cerchia di amici dei personaggi di Pip e Ravi, utilizzati qui senza arricchire la narrazione.

Come uccidono le brave ragazze: valutazione e conclusione

Come Uccidono le Brave Ragazze è un adattamento fedele ma con molti aspetti discutibili. Nonostante la sua storia non sia stata stravolta, purtroppo manca alla serie tv la forza del romanzo originale e il suo coraggio. Il nuovo prodotto targato Netflix quasi certamente non ha voluto osare e sembra aver tralasciato gran parte dell’estro che caratterizzava i personaggi originari. Quindi non guardiamo verso Come uccidono le brave ragazze 2, vagheggiamo piuttosto su un nuovo spettacolo che potrà finalmente offrire alla giovanissima Emma Myers un’occasione più confacente da protagonista e una chance per rinnovare look e performance.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 2.5
Sonoro - 3
Emozione - 2

2.6