House of the Dragon 2: spiegazione del finale di stagione
Vi raccontiamo l'ultima puntata della seconda stagione di House of the Dragon, la serie prequel de Il Trono di Spade. ALLERTA SPOILER!
La Danza dei Draghi, ovvero la guerra civile dei Targaryen raccontata nell’opera Fuoco e Sangue George R.R. Martin e inaugurata all’inizio della seconda stagione di House of The Dragon, prequel de Il Trono di Spade, è nel vivo, ma dobbiamo aspettare ancora molto prima di assistere alla resa dei conti definitiva tra Verdi e Neri, le due fazioni Targaryen rispettivamente con a capo il re usurpatore Aegon (ormai fuori gioco e sostituito dal reggente Aemond) e la Regina Rhaenyra. Nell’ultima puntata di questa stagione assistiamo a diversi confronti e ad eventi che svolteranno molte situazioni, ve la raccontiamo di seguito. Attenzione: se non avete ancora visto l’ultimo episodio di House of The Dragon 2 non andate avanti con la lettura.
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House of the Dragon 2: dove eravamo rimasti?
Rhaenyra (Emma D’Arcy) è riuscita finalmente a prendere in mano la situazione: dopo aver tentato di evitare la guerra, sperando in una pace impossibile dopo il confronto in gran segreto con Alicent (Olivia Cooke) ad Approdo del Re, aver poi perso Rhaenys (Eve Best), “la Regina che non fu mai”, e il suo drago Meleys nello scontro a Riposo del Corvo contro Aemond in sella a Vhagar (Ewan Mitchell) (che ha anche attaccato il fratello Aegon causandogli gravi menomazioni, diventando in seguito il re reggente), la legittima erede del Trono di Spade ha capito che non solo i Targayen “puri” possono cavalcare i draghi, dopo che Mare Infuocato ha incenerito Ser Steffon Darklyn, una guardia reale di discendenza valiryana, e scelto come suo cavaliere Addam (Clinton Liberty), fratello minore di Alyn che ha salvato la vita di Lord Corlys Velaryon (Steve Toussaint), evidentemente figlio non legittimo di un Taragaryen. Così Rhaenyra, sotto consiglio di Mysaria (Sonoya Mizuno), cerca i figli illegittimi dei Targaryen nei bordelli di Approdo del Re e dopo averli radunati li accompagna a Roccia del Drago per farli scegliere dai draghi sprovvisti di cavaliere, contro il parere di suo figlio Jace (Harry Collett) che teme che i “bastardi” possano minare la successione. Il drago Vermithor dà fuoco a molti di loro, ma Hugh Hammer (Kieran Bew), il fabbro di Approdo del Re, lo reclama, mentre Ulf, l’ubriacone che ha sempre dichiarato di essere il fratello illegittimo di Viserys e Daemon, monta Ali d’Argento. Ulf (Tom Bennett) svetta sopra Approdo del Re sul drago, portando Aemond e Vhagar all’inseguimento. Mentre Aemond si avvicina a Roccia del Drago batte in ritirata quando vede Rhaenyra che lo osserva fiera con Syrax, Vermithor e Seasmoke minacciosi dietro di lei.
House of the Dragon 2 e la spiegazione della serie TV – La rabbia di Aemond
Folle per aver compreso della potenza ottenuta da Rhaenyra avendo riportato in attività i draghi a riposo grazie ai cavalieri “bastardi” che li hanno rivendicati, Aemond dà fuoco a Sharp Point, devastando la cittadina, e comprendendo che solo con Vhagar non può competere contro i Neri chiede a sua sorella Helaena (Phia Saban), regina consorte di Aegon, di servire il regno combattendo in sella al suo drago Dreamfyre, cosa che non ha intenzione di fare, scatenando l’ira del fratello e venendo difesa dalla madre Alicent che si scaglia contro il figlio accusandolo di crudeltà e insensatezza. Aemond non si arrende e in un secondo confronto con la sorella, più pacato ma sempre minaccioso, le chiede nuovamente di seguirlo e di distruggere insieme l’esercito che nel frattempo Daemon (Matt Smith) ha formato ad Harrenhal. “E se rifiuto mi darai fuoco come hai fatto con Aegon?”, gli chiede sarcasticamente Helaena, “L’ho visto, gli hai dato fuoco e lo hai lasciato cadere”, e poi predice che Aegon sarà di nuovo re e che lui morirà. Nel frattempo Rhaenyra, forte dei nuovi cavalieri e del suo vantaggio, è decisa a colpire Aemond e i Verdi per porre fine alla guerra.
La visione di Daemon nel finale di stagione di House of the Dragon 2
Intanto Daemon, da tempo nella fortezza di Harrenhal di Ser Simon Strong, ha ottenuto l’appoggio delle Terre dei Fiumi grazie all’intervento del giovane Lord Supremo Oscar Tully, e può finalmente radunare il suo esercito. Ma una notte si presenta nella sua stanza la strega Alys Rivers (Gayle Rankin) che lo conduce di fronte all’albero degli dei spiegandogli che toccandolo potrà avere un presagio del suo destino, lui che per tutta la vita ha tentato di guidare il suo cammino al suo volere, ossessionato dalla corona che non ha mai potuto indossare e da un potere che è spettato prima a suo fratello Viserys, e che ora è appannaggio di sua moglie Rhaenyra: “Questo mondo non può essere governato”, gli dice la strega prima che Daemon tocchi il busto del sacro albero e assista in un flash non solo al suo futuro ma anche a quello della casa Targaryen, e quello che vede ci porta avanti di 200 anni, a quelle vicende che i fan de Il Trono di Spade conoscono molto bene: l’albero comincia a sanguinare e Daemon vede il Re della notte con il suo esercito, vede sé stesso annegare in acqua e subito dopo delle uova di drago circondate dal fuoco e una giovane di spalle nuda con in braccio tre piccoli draghi, e non possiamo non pensare che si tratti di Dhaenerys Targaryen. Subito dopo vede sul Trono di Spade Rhaenyra, e poi alle sue spalle Helaena, madre del piccolo Jaehaerys, di cui Daemon è responsabile dell’atroce morte, che gli dice: “È tutta la storia, e tu ne sei solo una parte, tu conosci la tua parte, sai cosa devi fare”. A questo punto a intervenire è Simon Strong che fa sapere a Rhaenyra che Daemon sta radunando l’esercito delle Terre dei Fiumi e teme che voglia tradire la regina. Così Rhaenyra vola con il suo drago insieme a Addam ad Harrenhal dove finalmente dopo tanto tempo ha un confronto con il marito, il quale, forte anche della visione che ha avuto, ritornando sui suoi passi le dice: “L’unica speranza del regno è un leader che possa unirlo e mio fratello ha scelto te”. Daemon si inginocchia e le giura fedeltà e di servirla, e con lui tutti i lord e l’esercito delle Terre di Fiumi che hanno assistito al confronto.
Alicent e Rhaenyra
Alicent, tormentata da tempo dalle pessime decisioni prese a partire dalla morte di suo marito re Viserys, è decisa a mettere fine alla follia di Aemond e raggiunge Rhaenyra a Roccia del Drago in gran segreto, replicando un po’ il gesto di distensione che aveva fatto la legittima erede al trono tempo prima, raggiungendola ad Approdo del Re e chiedendo disperatamente di intervenire per portare la pace nel regno ed evitare un’inutile e sanguinosa guerra. Alicent ha capito di aver fatta un enorme errore, di voler essere libera da tutto questo, dall’ossessione della vittoria, di voler andar via con sua figlia e la nipote e lasciarsi tutto alle spalle. “È troppo tardi”, le dice scioccata Rhaenyra, “sangue è stato versato, città sono state bruciate, ed eserciti sono in marcia, e vuoi lavarti le mani da tutto quello che tu hai messo in moto?”. A questo punto Alicent illustra a Rhaenyra il suo piano: quando Aemond volerà sulla Terra dei Fiumi per raggiungere l’esercito guidato da Criston Cole (Fabien Frankel), Helaena in quanto regina farà aprire le porte di Approdo del Re permettendo a Rhaenyra di entrare senza spargimento di sangue, conquistare il trono e porre fine alla guerra. Ma il prezzo da pagare per Alicent se vuole che il suo piano si realizzi è altissimo: “Se prendo il trono devo eliminare l’opposizione, devo prendere la testa di Aegon, e tutti devono vederlo. Scegli”. Alicent in lacrime annuisce. “La storia ti dipingerà come la cattiva, una fredda regina, avida di potere e alla fine sconfitta”, le dice Rhaenyra, “Che pensino quello che vogliono, alla fine sono me stessa, senza ambizione, a respirare all’aria aperta, morendo in disparte e libera”, risponde Alicent e le chiede di seguirla, ma il destino di Rhaenyra è un altro.
Cosa succede alla fine di House of the Dragon 2?
Aegon (Tom Glynn-Carney) viene persuaso dal consigliere Larys (Matthew Needham) a fuggire da Approdo del Re e rifugiarsi a Essos per sfuggire sia alle grinfie di Aemond, intenzionato a ucciderlo, sia dal pericolo che costituisce Rhaenyra, ora sempre più potente, e ritornare una volta che il peggio sia passato, diventando di fatto “Aegon il vittorioso, rinato dalle sue ceneri, Aegon il pacificatore, Aegon il ricostruttore”. Così alla fine dell’episodio vediamo Aegon e Larys fuggire insieme in incognito, mentre tutti gli altri, esercito e cavalieri, si preparano fieri allo scontro decisivo. Rhaenyra riuscirà a riprendere il suo legittimo trono e a sconfiggere i Verdi? Alicent realizzerà la sua fuga per la libertà? Lo scopriremo fra un paio d’anni.
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