Kasia Smutniak dice basta alla recitazione: “È la decisione più punk della mia vita”
Clamorosa rivelazione da parte di Kasia Smutniak: l'attrice, ai microfoni de La Stampa, ha confessato la sua intenzione di dire basta alla recitazione.
Con alle spalle più di vent’anni di carriera nel mondo del cinema e della tv, per Kasia Smutniak sembra essere arrivato il momento di dire addio alla recitazione. L’attrice, durante una recente intervista rilasciata ai microfono di La Stampa, ha rivelato la sua intenzione di allontanarsi – forse non in modo definitivo – dalla sua professione di interprete per dedicarsi ad altro, soprattutto a cause sociali ed umanitarie.
Kasia Smutniak dice basta alla professione da attrice: le parole dell’attrice
Reduce dall’esperienza del documentario Mur, che ha segnato il suo debutto alla regia, Kasia Smutniak ritiene che sia arrivato il momento giusto per allontanarsi dalla recitazione, cosa che aveva provato già a fare qualche anno fa. “Sono entrata in un’altra fase della vita e ho sentito l’esigenza di smettere. Ci avevo provato anche prima, ma ogni volta mi bloccavo e risalivo sulla giostra, come un criceto. Non voglio più fare l’attrice“, ha rivelato a sorpresa l’attrice. Una decisione – definita dalla star “la decisione più punk che ho preso finora” – maturata durante l’anno sabbatico vissuto dopo la pausa forzata per colpa del Covid. “Ho sentito la voglia di mescolare le carte e di rischiare“, ha aggiunto.
Per chi non lo sapesse, Kasia Smutniak è impegnata in numerosi progetti umanitari, dalla fondazione Pietro Taricone Onlus, che supporta progetti in Nepal, alla recente iniziativa per sensibilizzare sull’importanza dell’educazione e della parità di genere. “La realtà ha bisogno di noi, delle nostre azioni concrete. Voglio utilizzare il mio tempo e la mia energia per fare qualcosa di tangibile, che possa avere un impatto diretto sulle persone”, ha spiegato l’attrice. La star, in conclusione, non esclude un ritorno alla recitazione in futuro: “Non dico che non tornerò mai più a recitare, ma adesso sento che il mio posto è nel mondo reale, a fianco di chi ha bisogno”.