La donna del lago: recensione della serie TV con Natalie Portman

La donna del lago è un noir con risvolti horror da non perdere su Apple TV+, con un'intensa Natalie Portman!

Sei pronto per guardare un dramma malinconico e da incubo con il premio Oscar Natalie Portman? Se la risposta è affermativa, fa per te la serie tv La donna del lago (Lady in the Lake) disponibile su Apple TV+ dal 19 luglio 2024 e basata sul romanzo omonimo di Laura Lippman. Lo show in sette episodi, diretto da Alma Ha’rel, non è per tutti e sfiora il non indagabile (il trascendente).

La donna del lago è un noir con risvolti horror, con un’intensa Natalie Portman

La donna del lago natalie portman cinematographe.it

Non è un caso che Stephen King sia un fan del libro di Lippman. La donna del lago è spaventoso già dalle prime scene, quando Tessie sta per essere rapita, si allontana dai propri genitori per entrare in uno strano negozio di animali; e mentre guarda i cavallucci marini in una vasca, un colossale palloncino da clown incombe – attraverso la finestra – sopra la sua spalla (è davvero una scena inquietante). Troviamo un’intensa Natalie Portman nello spettacolo che adatta per la televisione il bestseller del 2019 di Laura Lippman: un dramma che lascia a chi guarda il compito di trarre le proprie conclusioni. L’attrice di Léon e de Il cigno nero veste i panni di una madre ebrea, tanto angosciata per la scomparsa di una ragazzina dalla sua comunità, che lascia il marito e parte lei stessa alla ricerca della piccola, reinventandosi come giornalista investigativa. In ogni caso, la trama passa in secondo piano rispetto all’angosciante atmosfera gotica che è il vero segno distintivo dello show, e che ci fa sprofondare in un incubo dal clima rigido, ambientato in una città fatta di viali freddi, di ombre e di funeree parate natalizie.

Un racconto inaspettato del prezzo che pagano le donne per concretizzare i loro sogni

La donna del lago; cinematographe.it

La donna del lago è un adattamento ben fatto, con le sue trame tortuose che vengono abbandonate solo per regalarci sequenze sorprendenti e capaci di valorizzare il talento di tutti quanti quelli che sono coinvolti: dalla regia ai curatori della colonna sonora, dalla sceneggiatura al cast. Tutti hanno dato il massimo e in ogni episodio si alza la posta in gioco, fino a quando capiamo che la serie è fra le più interessanti della stagione. Un racconto inaspettato del prezzo che pagano le donne per concretizzare i loro sogni, con una notevole performance della protagonista, che interpreta una complessa Maddie.

La donna del lago: valutazione e conclusione

La donna del lago è uno show inquietantemente bello e raro per la televisione. Racconta in maniera stratificata le dinamiche sociali degli anni ’60, con un occhio attento alle minutissime sfaccettature culturali di quegli anni e con il sigillo di Alma Har’el (che nel 2020 ha ricevuto il premio come migliore regista esordiente al Directors Guild per Honey Boy). Apple TV+ ha infatti tirato fuori dal cilindro uno degli spettacoli più belli del 2024. Audace, cupo e surreale ma anche raffinato e intrigante. Richiede al pubblico anche un mucchio di investimenti iniziali: ci adattiamo al suo ritmo lento, alla visione torbida, allo sguardo di Alma Ha’rel che esalta gli elementi thriller e noir, alle battute solo mormorate e a tutto lo spazio che la narrazione concede alle immagini oniriche.

Regia - 4
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 4
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

3.7