Taylor Swift e quella sua più grande paura che sarebbe potuta diventare realtà

Per poco la paura più grande di Taylor Swift non è diventata realtà.

Giovedì, per il rischio di un attentato terroristico, sono stati annullati i tre concerti di Taylor Swift a Vienna. Una delusione per i fan, ma anche per la cantante, che tanto sperava di esibirsi davanti al suo pubblico. Coadiuvata dalle squadre di intelligence, le istituzioni locali hanno, però, preferito cancellare i piani, dati alcuni segnali sospetti emersi nelle ore precedenti. In particolare, tre ragazzi, di 19, 17 e 15 anni, sembravano meditare un attacco in qualche modo legato all’ISIS.

Taylor Swift preoccupata per l’incolumità dei fan

Taylor Swift ha temuto attacchi terroristici - Cinematographe.it
Ph. Credit: Toglenn (Wikimedia Commons)

Nella casa del maggiore, le Forze dell’Ordine hanno trovato diverso materiale di propaganda, soldi falsi, machete coltelli e sostanze chimiche. Da poco il diciannovenne aveva preannunciato “qualcosa di grosso” ai colleghi di lavoro, mentre il 17enne aveva rotto con la propria ragazza.

È tornato così di attualità il tema della sicurezza ai concerti. Che hanno fatto, purtroppo, da sfondo alle tragedie. In quel di Manchester, nel 2017, 22 persone morirono durante lo show di Ariana Grande. In precedenza, era avvenuta una vera e propria carneficina al Bataclan di Parigi, senza poi dimenticare gli orrori di Las Vegas, in occasione di un festival musicale.

Taylor Swift ha temuto attacchi terroristici - Cinematographe.it
Ph. Credit: By Cosmopolitan UK (Wikimedia Commons)

Taylor Swift aveva già espresso in passato delle serie preoccupazioni riguardo a possibili attacchi. Nel 2019, quando ancora non aveva compiuto i 30 anni, l’aveva definita la sua “più grande paura” in un articolo pubblicato tra le pagine Elle. Era completamente terrorizzata all’idea di partire in tour perché non sapeva come avrebbero potuto tenere al sicuro 3 milioni di fan in 7 mesi.

Al Reputation Tour del 2018 hanno svolto un’enorme quantità di pianificazione, spese e sforzi, volta a salvaguardare l’incolumità degli ammiratori. Il terrore ne ha interessato pure la vita personale. Portava con sé la medicazione militare QuickClot, da applicare in caso di ferite da arma da fuoco o da taglio. Ogni giorno cercava di ricordarsi il bene nel mondo, l’amore della quale era stata testimone e – concluse la cantante – la fede che ha nell’umanità.

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