Queer: Daniel Craig è nel Messico degli anni ’40 in una nuova immagine dal film di Luca Guadagnino
Queer segue William Lee nella sua relazione complessa e travolgente con Eugene Allerton
L’81° Festival Internazionale del Cinema di Venezia si appresta ad accogliere un altro atteso lavoro di Luca Guadagnino, che torna sotto i riflettori con il suo ultimo film, un adattamento del romanzo Queer di William S. Burroughs. Questa volta, il regista porta sul grande schermo una storia ambientata negli anni ’40, in Messico.
Queer sarà presentato in anteprima al Festival del Cinema di Venezia, dove competerà per il prestigioso Leone d’Oro
Craig, recentemente apparso in Glass Onion: A Knives Out Mystery, torna in Queer a vestire i panni di William Lee, un espatriato americano in fuga dalla legge dopo un arresto per droga a New Orleans. L’immagine recentemente rilasciata del film mostra Craig in una scena tipica di quell’epoca, dove, elegantemente vestito, legge un giornale fuori da un locale nella capitale messicana.
Queer, che è stato definito un progetto passionale per Guadagnino, vede la collaborazione di Justin Kuritzkes, sceneggiatore di Challengers, e coinvolge una squadra creativa che ha già lavorato con il regista in passato. La colonna sonora, affidata a Trent Reznor e Atticus Ross, promette di aggiungere una dimensione sonora intensa e suggestiva alla narrazione, mentre la fotografia di Sayombhu Mukdeeprom è destinata a catturare l’essenza visiva della Città del Messico degli anni ’40.
Queer segue William Lee nella sua relazione complessa e travolgente con Eugene Allerton, interpretato da Drew Starkey, un altro tossicodipendente e militare in congedo. Il loro viaggio, che li conduce fino alla giungla ecuadoriana, è una ricerca incessante di una sorta di euforia e senso di appartenenza, che rispecchia il tono trasgressivo e provocatorio del romanzo originale di Burroughs.
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