Cattivissimo Me 4: recensione del film animato

Nonostante una nuova ambientazione e un nuovo supercattivo, la saga perde di originalità, e sembra non avere più nulla da raccontare.

Dal 21 agosto 2024 arriva nelle sale cinematografiche italiane l’attesissimo Cattivissimo Me 4. Diretto da Chris Renaud – su una sceneggiatura scritta a quattro mani dal creatore di The White Lotus Mike White, e da Ken Daurio – il quarto capitolo dell’amata saga animata della Illumination Entertainment cerca di intrattenere il suo pubblico con una nuova ambientazione, un nuovo supercattivo e nuovi personaggi, tra cui il figlio appena nato di Gru e Lucy (Gru Jr).           
Al doppiaggio italiano troviamo ancora una volta Max Giusti nei panni dell’iconico protagonista Gru, mentre Carolina Benvenga sostituisce Arisa prestando la voce a Lucy; il super cattivo Maxime Le Mal è, invece, interpretato da un convincente Stefano Accorsi.           

Di cosa parla il nuovo capitolo della saga?

Cattivissimo Me 4 recensione - Cinematographe.it

L’ultima avventura di Gru inizia con l’arrivo ad una festa di ex-alunni del suo liceo, la scuola per supercattivi Licée Pas Bon. Qui il protagonista ritrova una sua vecchia conoscenza, l’ex compagno di classe Maxime Le Mal, che ha ideato una terribile arma in grado di trasformare gli esseri umani in scarafaggi. Quando il villain minaccia di distruggere Gru, tutta la famiglia del protagonista – composta da Lucy, le tre figlie, Margo, Edith e Agnes, e il nuovo arrivato Gru Jr. – viene trasferita in una nuova e ridente cittadina, attraverso una sorta di programma protezione testimoni. La coppia è così costretta a cambiare identità e impiego, creando non pochi pasticci nel nuovo rispettabile quartiere, e attirando l’attenzione della giovane vicina di casa Poppy, aspirante supercattiva.

Cattivissimo me 4, uno spin-off de Gli Incredibili?

Cattivissimo Me 4 recensione - Cinematographe.it

Cattivissimo Me 4, con l’introduzione di nuovi personaggi e un nuovo set, intende esplorare altri aspetti dei suoi protagonisti. Ad esempio, Margo è preoccupata per doversi integrare in una nuova scuola, la dolcissima Agnes ha difficoltà ad accettare la sua nuova identità, in quanto questo significherebbe mentire, e Lucy e Gru stabiliscono uno strano legame con i nuovi benestanti vicini, entrando nel temibile mondo dei golf club. Le dinamiche familiari sono, dunque, il cuore di questo quarto capitolo, il che se da un lato, come anticipato, aiuta ad esplorare nuovi aspetti dei protagonisti, dall’altro perde di carattere e di identità, mostrandosi come un mix non troppo convincente di altri film di animazione, in primis de Gli Incredibili (in particolare per ciò che riguarda le identità segrete dei personaggi e una non troppo velata somiglianza tra Jack-Jack e Gru Jr.). Le sequenze ambientate nel Licée Pas Bon ricordano, di certo volutamente, le atmosfere di Hotel Transylvania.

Seppur sia apprezzabile l’idea di una trasformazione psicologica a tutto tondo del protagonista, quanto ancora di “Cattivissimo” possiamo aspettarci da questa saga? Certo, sappiamo che Gru ha abbandonato da tempo la sua anima da supercattivo per abbracciare le cause più giuste e nobili ma, contemporaneamente, sembra aver perso anche i suoi tratti distintivi, come l’irritabilità e la poca tolleranza nei confronti del resto del mondo. Aspetti che non necessariamente lo rendevano cattivo ma semplicemente umano, sfaccettato. Chi si immaginerebbe il Gru del primo film giocare a golf con indosso una polo firmata, in compagnia di un’insopportabile coppia borghese?

Il personaggio che ha subito un’involuzione più profonda in Cattivissimo Me 4 è però Lucy: da ambiziosa agente segreto a mamma e moglie a tempo pieno, l’eroina non ha neanche una scena d’azione, rimanendo sullo sfondo – insieme alle tre figlie – e apportando davvero poco allo sviluppo della storia. Viene da chiedersi, inoltre, se l’idea di non voler far crescere i personaggi, tenendoli in una bolla temporale – similmente a I Simpson – sia una mossa vincente. Il passaggio dalla preadolescenza all’adolescenza di Margo, così come la crescita di Agnes e Edith potrebbe apportare nuovi interessanti sviluppi all’interno di potenziali prossime sceneggiature.

Cattivissimo Me 4: conclusione e valutazione

Cattivissimo Me 4 prosegue sulla scia dei due film precedenti, mostrando un Gru sempre più a suo agio nelle vesti di marito e padre (e non ci sarebbe nulla di male!) ma privo di una qualsiasi caratterizzazione. Nonostante l’inserimento dei nuovi personaggi e il pubblicizzato singolo di Pharrell Williams, la trama risulta monotona e il supercattivo prevedibile e poco minaccioso, seppur divinamente doppiato da Accorsi, che ce la mette tutta nel donare carattere ad un personaggio scritto in modo davvero approssimativo.
Le uniche scene divertenti del film hanno, ovviamente, come protagonisti gli spassosi Minion che fanno ovviamente i “minion”, per la gioia dei più piccoli. Tuttavia, puntare al successo sfruttando unicamente i deliziosi personaggi gialli non è più sufficiente, neanche per un prodotto prevalentemente indirizzato ai bambini. La saga di Cattivissimo Me, similmente a quanto accaduto per Kung Fu Panda 4, ha bisogno di nuove idee e più coraggio se vuole continuare a portare i suoi fan al cinema.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 2

2.6