Only Murders in the Building – stagione 4: recensione serie TV Disney+
La recensione di Only Murders in the Building 4, nuova stagione della serie Disney+ con Steve Martin, Martin Short e Selena Gomez, in uscita dal 27 agosto.
Only Murders in the Building 4 rispetta il format delle stagioni precedenti: la storia è un concentrato di colpi di scena, di rivelazioni una dentro l’altra, come in una sorta di scatole cinesi. Il quarto capitolo della serie Disney+, una delle produzioni più apprezzate e originali degli ultimi anni, torna a occupare le nostre menti con nuove indagini, ancora più complesse, che stavolta coinvolgono il mondo patinato dell’industria hollywoodiana. Only Murders in the Building 4 esce dalla sua comfort zone per addentrarsi in un territorio sconosciuto, spingendosi oltre i limiti. L’azione riprende dagli eventi scioccanti avvenuti alla fine della terza stagione, che ha coinvolto Sazz Pataki, controfigura e amica di Charles (Steve Martin). L’attore, insieme agli amici Oliver (Martin Short) e Mabel (Selena Gomez) ripartiranno da questo evento per chiedersi: la vittima designata era lei, oppure Charles?
Only Murders in the Building 4: le indagini di Steve Martin, Martin Short e Selena Gomez
L’indagine su cosa si accaduto a Sazz Pataki è la trama principale di Only Murders in the Building 4, che condurrà a qualcosa di molto più profondo, espandendo del tutto l’universo della serie TV. Al fine di scoprire cosa sia successo alla controfigura, Oliver, Charles e Mabel si trovano quindi a Los Angeles, dove uno studio di Hollywood sta preparando un film sul podcast Only Murders. Ma se uno di loro non fosse d’accordo? L’idea di vedere la propria creatura sul grande schermo li emoziona, però la realtà li colpisce più forte di quanto pensassero. Soprattutto quando Mabel ascolta in che modo verrebbe rappresentata nel film.
Le loro menti sono, però, ancora ferme a quanto accaduto a Sazz: e se chi ha voluto farle del male si nascondesse nell’altro lato dell’Arconia? I “Westies” (così chiamati amichevolmente i residenti della Torre Ovest) si rivelano persone molto strane, e ciascuno di loro sembra avere un movente fin troppo sospetto.
Only Murders in the Building 4: l’omaggio a La Finestra sul Cortile e la forza del cast
Charles, Oliver e Mabel continuano a giocare ai detective come ormai ci hanno abituati. Così li vediamo spiare i Westies dall’appartamento alla ricerca di indizi che possano aiutarli a capire se nascondano qualcosa. In una sorta di omaggio a La Finestra sul Cortile, vediamo i tre prendere il binocolo o il cellulare per osservare quegli strambi vicini. Martin Short e Steve Martin sono dei veterani della comicità, in grado di trasformare anche un episodio tragico in una sorta di parodia della vita, trovandone il lato positivo. Selena Gomez, invece, funge sempre da ago della bilancia: la sua Mabel è intelligente, pragmatica e sarcastica, ed è colei che riesce a riportarli alla realtà prendendo spesso in mano la situazione. La forza di Only Murders in the Building è sempre stata il cast, e anche la stagione 4 non è da meno.
I tre storici protagonisti, catapultati nello star system, faranno anche la conoscenza degli attori che li interpreteranno: Eugene Levy, Zach Galifianakis ed Eva Longoria in versioni fittizie di loro stessi. L’incontro tra Charles, Oliver, Mabel e i loro alter ego è esilarante, e il ruolo che avranno i tre attori (anche relativo al mistero su Sazz) sarà davvero sorprendente. Non manca la straordinaria Meryl Streep nei panni di Loretta, incontrata nella passata stagione. Lei e Oliver vivono una relazione a distanza per niente facile, dopo il trasferimento della donna a Los Angeles per iniziare la sua carriera di attrice. Only Murders in the Building 4 è anche l’occasione per esplorare il mondo degli stuntman, uomini e donne “dietro le quinte”, che recitano scene d’azione e pericolose al posto degli attori originali, a volte anche mettendo a rischio la propria vita.
Only Murders in the Building – stagione 4: valutazione e conclusione
Only Murders in the Building 4 è una storia a scatole cinesi: ogni episodio regala colpi di scena a non finire, che si incastrano con la trama, fino a diventare un complesso mosaico. La forza della serie Disney+ sta nel suo cast: Steve Martin e Martin Short con Selena Gomez appartengono a due generazioni diverse, eppure è proprio questo a funzionare. I tre si fungono in un tutt’uno quando indagano, ciascuno con le proprie idee e manie. Si crea così un dinamismo scenico che mette in risalto la loro ormai ottima sintonia. Le aggiunte al cast (ce ne sono altre a sorpresa) contribuiscono a rendere Only Murders in the Building 4 un prodotto coinvolgente e accattivante. Del resto, oltre al cast, la forza della serie TV sta nel suo sapersi reinventare stagione dopo stagione, fornendo una solida base da dove sviluppare la narrazione.