Inside Out 3? Il direttore creativo di Pixar parla del potenziale terzo film
Il direttore creativo dello studio d'animazione Pixar riflette sul potenziale terzo capitolo e sulla grande quantità di materiale su cui poter lavorare.
Erano quasi 10 anni che i fan di Inside Out (2015) aspettavano il sequel, e a dimostrare il grande interesse del pubblico verso Inside Out 2 sono stati i risultati al botteghino, che attualmente ammontano a 1,6 miliardi di dollari a livello globale. Dati eccellenti che fanno sperare in un potenziale terzo film. A parlare della possibilità di un nuovo sequel è stato Pete Docter, direttore creativo di Pixar Animation Studios.
Inside Out: il direttore creativo spiega: “Vorrei che ci fosse l’idea che abbiamo visto solo il tre percento di questo mondo vasto“
Il tanto atteso Inside Out 2 ha superato le aspettative degli spettatori diventando un vero e proprio fenomeno, primo posto al box office del 2024 a livello globale e nazionale, è anche diventato il film d’animazione con il maggior incasso di sempre – eliminando dal podio Frozen 2 (2019). La pellicola che continua a seguire la vita di Riley, ora adolescente, e le sue nuove sfide emotive, ha saputo catturare grandi e piccini con una storia emozionante e profondamente sentimentale.
In una recente intervista con Fandango, Pete Docter, direttore di Pixar e regista del primo Inside Out, ha detto che attualmente stanno “pensando a idee” per il potenziale terzo capitolo. Docter ha spiegato: “Siamo allo stesso punto in cui eravamo dopo [Inside Out]. Siamo in un punto in cui pensiamo: ‘Okay, se dobbiamo fare qualcosa, cosa può essere?’ E stiamo sviluppando delle idee. Ma per il momento non sappiamo ancora.” Parlando del grande universo narrativo di Inside Out, Docter ha detto: “Vorrei tanto che ci fosse l’idea che abbiamo visto solo il tre percento di questo mondo vasto, e che c’è ancora tantissimo là fuori.”
Il regista e direttore ha svelato che nel gruppo creativo di sviluppo non buttano idee che sono scartate nel primo o secondo film: “C’è ancora tanto da esplorare, un sacco di cose che avevamo messo giù per il primo film o per il secondo, ma anche alla fine non avevano funzionato per qualche motivo, magri non c’entravano tematicamente. Ma abbiamo veramente tanto ancora con cui lavorare.”
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