The Deliverance – La redenzione: la storia vera dietro all’horror sovrannaturale Netflix
The Deliverance è disponibile su Netflix e si basa su una storia vera: ecco la terrificante avventura della famiglia Ammons.
Il mondo del cinema horror ha da sempre attinto da eventi reali per creare storie che possano terrorizzare il pubblico. Tra i casi più inquietanti degli ultimi decenni, vi è quello della famiglia Ammons di Gary, Indiana. Questo caso, che ha ispirato il film The Deliverance – La redenzione del 2024, diretto da Lee Daniels, ha attirato l’attenzione mediatica per le sue presunte manifestazioni soprannaturali, culminate in eventi che molti ritengono siano stati atti di possessione demoniaca. Tuttavia, la storia vera dietro questo film è tanto affascinante quanto controversa, sollevando domande su dove finisca la realtà e dove inizi l’immaginazione.
The Deliverance: la storia vera della famiglia Ammons
Nel novembre del 2011, Latoya Ammons si trasferì in una casa in affitto a Gary, Indiana, insieme a sua madre Rosa Campbell e ai suoi tre figli, di età compresa tra i 7 e i 12 anni. Sin dal loro arrivo, la famiglia iniziò a notare eventi strani e inquietanti: una misteriosa infestazione di mosche che non scompariva nonostante ripetuti tentativi di eliminarla, strani rumori provenienti dal seminterrato e una sensazione generale di oppressione all’interno della casa. Tuttavia, questi fenomeni erano solo un preludio a eventi molto più gravi che avrebbero sconvolto la vita degli Ammons.
Il 10 marzo 2012, si verificò il primo grande incidente: uno dei figli di Latoya, davanti agli occhi della famiglia terrorizzata, iniziò a levitare. La famiglia, disperata, cercò conforto nella preghiera, credendo che solo la fede potesse proteggerli da ciò che percepivano come una forza maligna. Nonostante questi sforzi, gli eventi soprannaturali continuarono a intensificarsi, portando la famiglia a cercare aiuto presso diversi esperti, inclusi chiaroveggenti e rappresentanti della Chiesa. Uno dei chiaroveggenti consultati sostenne che la casa era infestata da oltre 200 demoni, consigliando loro di andarsene immediatamente. Tuttavia, a causa delle difficoltà economiche, lasciare la casa non era un’opzione, e la famiglia cercò di placare gli spiriti maligni costruendo un altare.
Le condizioni dei figli di Latoya peggiorarono rapidamente. I bambini iniziarono a mostrare segni di possesso: i loro occhi si rigiravano all’indietro, sul loro volto apparivano sorrisi maligni, e le loro voci assumevano toni profondi e innaturali. Il più piccolo passava ore chiuso nell’armadio a parlare con un’entità invisibile riguardo alla morte, mentre un altro dei bambini veniva lanciato per la casa come se fosse stato scagliato da una forza invisibile. In seguito, i bambini riferirono di sentirsi strangolati e soffocati da mani invisibili, aumentando ulteriormente il clima di terrore che regnava nella casa.
Nel tentativo di comprendere cosa stesse accadendo, la famiglia contattò il dottor Geoffrey Onyeukwu, il loro medico di famiglia, il quale assistette in prima persona a molti degli eventi inspiegabili, come un bambino che veniva lanciato contro il muro da una forza invisibile. Anche una infermiera, durante una visita, riportò di aver visto uno dei bambini camminare sul soffitto. Questi eventi portarono alla segnalazione del caso al Dipartimento dei Servizi per l’Infanzia (DCS), che avviò un’indagine. Tuttavia, alcuni rapporti suggerirono che i comportamenti dei bambini fossero il risultato di una condizione mentale della madre, che avrebbe potuto influenzare i figli, inducendoli a credere di essere posseduti.
Il 20 aprile 2012, la situazione raggiunse il suo apice quando il reverendo Michael Maginot fu chiamato per eseguire un esorcismo sui bambini. Nel frattempo, la polizia continuava a indagare sulla casa, riportando a loro volta episodi inspiegabili durante le ispezioni. Nonostante ciò, ulteriori esami psichiatrici sui bambini continuarono a suggerire che il comportamento fosse influenzato dalla madre, piuttosto che da una reale presenza demoniaca.
L’esorcismo venne eseguito in tre fasi, con l’ultimo rito che si svolse a fine giugno 2012. Poco dopo, la famiglia Ammons lasciò la casa, trovando finalmente la pace in un’altra abitazione. Negli anni successivi, il caso continuò a dividere l’opinione pubblica: da un lato, chi credeva che la famiglia fosse stata vittima di autentiche forze demoniache; dall’altro, chi sosteneva che tutto fosse stato il risultato di una grave condizione psicologica.
The Deliverance: fra i casi di possessione demoniaca più discussi negli USA
Il caso della famiglia Ammons è rimasto uno degli episodi più discussi di presunta possessione demoniaca negli Stati Uniti. Sebbene molti degli eventi siano stati documentati da testimoni oculari, inclusi medici, infermieri e agenti di polizia, resta ancora incerta la vera natura di ciò che accadde in quella casa di Gary, Indiana. Mentre “The Deliverance” porta questa storia sul grande schermo, offrendo una versione romanzata e amplificata degli eventi, la vera storia della famiglia Ammons continua a essere un enigma che mescola credenze, scetticismo e paura dell’ignoto. Che si tratti di un caso reale di possessione o di una manifestazione di problemi psicologici, la storia della famiglia Ammons lascia un segno indelebile nel panorama delle leggende urbane e dei racconti di orrore.