Beetlejuice, la storia completa del demone: la sua vita, la sua morte e la sua vita dopo la morte spiegate
Tutta la storia di Beetlejuice, spiegata.
Beetlejuice, il celebre film di Tim Burton del 1988, è diventato iconico grazie al suo mix unico di horror e commedia. Il personaggio di Beetlejuice, interpretato da Michael Keaton, è diventato noto per la sua personalità eccentricamente oscura e per il suo comportamento “anarchico” nell’aldilà. Ma cosa sappiamo sulla sua storia?
Le origini e il matrimonio con Delores
Beetlejuice, il cui vero nome è Betelgeuse, ha radici che risalgono al XIV secolo. Secondo le rivelazioni espresse nel film e nel sequel, Betelgeuse era originario dell’Italia medievale. Questa epoca era caratterizzata da gravi epidemie e da una mortalità elevata, come la peste nera che devastò l’Europa. In questo contesto oscuro e tumultuoso, il personaggio era un ladro di tombe e la sua attività, in vita, riflette già la brutalità e dell’assenza di scrupoli che caratterizzavano la sua esistenza terrena. Infatti, la sua indifferenza verso la morte e la violenza nei confronti dei defunti sono tratti distintivi che influenzeranno il suo comportamento nell’aldilà.
Un aspetto cruciale della storia di Betelgeuse è il suo matrimonio con Delores, una figura chiave nella sua vita e nella sua morte. Delores era la leader di una setta che cercava di ottenere l’immortalità e si sposò con Betelgeuse con l’intento di sacrificarlo. Il loro matrimonio, descritto come una cerimonia oscura e ritualistica, non era solo un atto di unione ma anche un mezzo per raggiungere obiettivi soprannaturali. La celebrazione includeva pratiche macabre, come il sacrificio di animali, e questo matrimonio oscuro ha giocato un ruolo fondamentale nel destino di Betelgeuse, portandolo verso una fine violenta.
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Come è morto Beetlejuice?
La morte di Betelgeuse è stata tanto tragica quanto violenta. Dopo aver trascorso una notte con Delores, che aveva intenzioni malvagie, Beetlejuice fu avvelenato sotto l’inganno di una bevanda avvelenata. La sua morte non fu immediata, e il tempo che ebbe prima di morire gli permise di scoprire la verità e di vendicarsi. Betelgeuse, in un accesso di furia, assassinò Delores con un’ascia, un atto che lo portò a separarsi definitivamente dalla sua ex moglie. Questa vendetta, sebbene macabra, gli ha permesso di avere una “pausa” da sua moglie che, tuttavia, riuscirà a ricomporsi nel secondo film.
Perché è diventato un “funzionario pubblico” nell’aldilà?
Nell’aldilà, Beetlejuice assume un ruolo particolare come “sterminatore” di fantasmi. Questo incarico lo vede impegnato nel compito di perseguitare i vivi e di farli allontanare dalle loro case. La burocrazia dell’aldilà, come rappresentata nel film, è un ambiente caotico e assurdo dove molti spiriti sono destinati a svolgere ruoli specifici, ma il personaggio si distingue per la sua indole anarchica e per la sua ambizione di espandere la propria attività al di fuori delle regole stabilite, creando una sua impresa indipendente che lo rende particolarmente pericoloso.
Infatti, rispetto al primo film, possiamo notare come “l’attività” di Beetlejuice si sia espansa ancora di più, portandolo ad avere un vero e proprio ufficio e distribuendo volantini in giro, come quello trovato da Lydia.
Il comportamento eccentrico e violento di Betelgeuse può essere visto come un’estensione della sua vita terrena. La sua esistenza passata come ladro di tombe e il suo matrimonio con Delores hanno forgiato un carattere duro e cinico. L’indifferenza verso la vita e la morte, che caratterizzava la sua esistenza medievale, si riflette nel suo approccio spietato all’aldilà: le sue azioni e le sue motivazioni sono radicate in un’esperienza di vita che lo ha temprato contro ogni forma di empatia e rispetto.
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