Per Ayo Edebiri, lavorare con Mary-Louise Parker su “Omni Loop” è stato un “campo di addestramento”

Nel dramma fantascientifico Omni Loop, una fisica di nome Zoya rimane bloccata in un loop temporale

Per Ayo Edebiri, lavorare con Mary-Louise Parker è stato un vero e proprio “campo di addestramento” recitativo. Nel film Omni Loop, diretto da Bernardo Britto, si intrecciano temi di fantascienza e profonde riflessioni esistenziali, raccontando la storia di Zoya Lowe, una fisica quantistica interpretata da Mary-Louise Parker, che si ritrova intrappolata in un loop temporale.

Ayo Edebiri spiega la magia di lavorare con la sua co-star di Omni Loop Mary-Louise Parker

Ayo Edebiri - cinematographe.it

Zoya scopre di avere solo una settimana di vita a causa di un buco nero che le cresce nel petto, ma viene catapultata in una ripetizione continua di quegli stessi giorni. Nel tentativo di fermare il ciclo, incontra Paula, una studentessa di fisica interpretata da Ayo Edebiri, e insieme cercano di trovare una soluzione al mistero del viaggio nel tempo. Le attrici protagoniste, Parker ed Edebiri, hanno descritto come il progetto sia stato particolarmente attrattivo grazie alla sua capacità di affrontare una narrazione intima all’interno di un quadro ampio. Edebiri, parlando della sceneggiatura, ha evidenziato come la storia di Zoya sia stata toccante proprio perché, sebbene legata a un fenomeno straordinario, rimane profondamente umana nel suo tentativo di dare un senso alla vita affrontando la morte imminente.

Parker, veterana del cinema e del teatro, ha portato sul set una presenza che Ayo Edebiri ha definito unica, capace di rendere ogni scena nuova e vibrante. La loro sintonia ha reso le ripetute interazioni dei personaggi – che rivivono gli stessi momenti ogni giorno, ma con variazioni sottili – un’esperienza stimolante e mai ripetitiva. Edebiri ha dichiarato di aver ammirato Parker fin dal primo incontro e di aver tratto ispirazione dalla sua capacità di essere sempre autentica e presente, qualità che ha arricchito la loro collaborazione.

Il film, pur essendo radicato in un contesto fantascientifico, si distingue per il suo approccio intimo e riflessivo. Zoya e Paula non cercano solo di risolvere un mistero scientifico, ma esplorano anche il significato della loro esistenza e delle relazioni umane. Questo mix di introspezione e avventura temporale ha reso Omni Loop un progetto affascinante per entrambe le attrici, che hanno lodato la capacità di Britto di raccontare una storia che si dipana a più livelli.

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Fonte: collider