Teresa Ruiz da Narcos a Ladro di cani: intervista all’attrice messicana
La nostra intervista all'attrice Teresa Ruiz, che nel secondo lungometraggio di Vinko Tomičić è l'assistente sociale del protagonista Martin.
Conosciuta per la sua interpretazione di Nadia Basurto in Aquí en la Tierra e per la serie poliziesca di Netflix Narcos: Messico, Teresa Ruiz fa parte anche del cast principale del film El ladrón de perros (Ladro di cani) del cileno Vinko Tomičić Salinas, presentato al Tribeca a New York e al Giffoni Film Festival e in uscita nelle sale italiane il 29 settembre. L’attrice messicana – che ha lavorato nel 2015 accanto a Mickey Rourke nel corto The Delivery e che nel 2008 ha co-fondato la società di produzione Machete che ha vinto la Caméra d’Or al 63° Festival di Cannes per Año Bisiesto – nel secondo lungometraggio di Vinko Tomičić, un film drammatico con protagonista uno sciuscià boliviano – interpreta un’assistente sociale. Abbiamo intervistato Ruiz per scoprire qualcosa di più sul suo ruolo e scovare un paio di curiosità dal backstage del film.
Teresa Ruiz parla del Ladrón de perros (Ladro di cani): “La storia dei bambini lustrascarpe della Bolivia è anche la storia del nostro attore Franklin Aro“
In Ladro di cani interpreta un personaggio diverso da Isabella Bautista, la donna in Narcos: Messico.
“Sì. Sono un’assistente sociale che cerca una casa per il protagonista, un orfano di nome Martin”.
Perché ha accettato questa parte?
“Perché mi è piaciuta la sceneggiatura nel suo complesso e mi è piaciuto anche il fatto che uno dei personaggi principali fosse un cane”.
Quello più importante, però, è il ragazzino. E la tenerezza e la delicatezza del suo sguardo verso Martin sono impressionanti. Secondo lei, cosa ci racconta di originale questa pellicola?
“Beh, più che raccontare una storia nuova, mette sullo schermo una storia molto vecchia, raccontata raramente: la storia dei bambini lavoratori, i lustrascarpe della Bolivia che per vergogna, per paura delle torture, devono coprirsi il volto per lavorare. Di come scendono dalle colline all’alba, e poco prima di arrivare in città si mettono la maschera del cielo. È anche la storia del nostro attore Franklin Aro”.
Teresa Ruiz racconta l’esperienza con il regista Vinko Tomicic: “Ci ha unito tutti. Lo spazio che ha creato per Franklin Aro è stato impagabile“
Assume le vesti di una donna irreprensibile. Devotissima al suo lavoro. La figura professionale che interpreta, così come riesce a rappresentarla sul grande schermo, è fedele alla realtà?
“Già, è una figura che esiste…”.
Come potrebbe definire la sua esperienza di lavoro con il giovane regista Vinko Tomičić ?
“Un’esperienza che vorrei ripetere. Il viaggio di Vinko, fin dalla stesura della sceneggiatura, ci ha unito tutti. Eravamo una troupe di non più di venticinque persone (compreso il catering). Il modo in cui ha lavorato con i ragazzi…, e lo spazio che ha creato per Franklin è stato impagabile. Inoltre, credo si vedano nel film l’entusiasmo e l’amore con cui Vinko Tomičić ha scelto di guidare gli attori sul set”.
Qualcosa che arriva proprio dagli occhi di Andrea e dalle espressioni dell’attore feticcio di Pablo Larraín – Alfredo Castro. Massimamente dagli sguardi del protagonista, Franklin Aro Huasco. Supponiamo sia già impegnata in un nuovo progetto...
“Eccome! Ho appena finito di girare la seconda stagione della serie Mo, prodotta dai comici Mo Amer e Ramy Youssef, che è fra gli spettacoli che mi stanno più a cuore“.