Romeo è Giulietta: dov’è stato girato? Le location del film di Giovanni Veronesi

La scelta di girare a Spoleto, una città ricca di storia e cultura, non è solo un dettaglio logistico, ma un elemento che arricchisce la narrazione del film

Spoleto, nota per il suo affascinante patrimonio culturale e architettonico, si è trasformata nuovamente in un set cinematografico di prestigio per le riprese di Romeo è Giulietta, il nuovo film diretto da Giovanni Veronesi. Questa produzione ha visto la partecipazione di un cast stellare, tra cui Sergio Castellitto, Margherita Buy, Pilar Fogliati, Geppi Cucciari, Maurizio Lombardi, Serena De Ferrari e Domenico Diele. Il film, frutto della collaborazione tra Indiana Production, Capri Entertainment e Vision Distribution con il supporto di Sky, promette di affascinare il pubblico con una storia intrigante e contemporanea.

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Romeo è Giulietta: Spoleto è il fulcro di tutto

Le riprese di Romeo è Giulietta, durate complessivamente sette settimane, sono iniziate a Roma e si sono concluse a Spoleto, dove la città è stata il palcoscenico di diverse scene chiave. Le location scelte, come il Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti e il vicolo Saffi, hanno aggiunto un ulteriore valore estetico e culturale alla narrazione, rendendo omaggio al contesto artistico della città. La scelta di Spoleto non è casuale: la città è famosa per il Festival dei Due Mondi, un’importante manifestazione culturale che celebra le arti performative e visive. Questo legame con il festival ha permesso di integrare nel film il logo e il nome della manifestazione, sottolineando così l’importanza di Spoleto nel panorama culturale italiano.

Per garantire un’ottima riuscita delle riprese, Umbria Film Commission ha offerto supporto logistico e organizzativo, facilitando le necessità tecniche del regista e della produzione. Grazie alla conoscenza approfondita del territorio, è stata in grado di individuare location suggestive e valorizzare le peculiarità di Spoleto. Un elemento chiave del lavoro della Film Commission è stato anche il coinvolgimento delle maestranze locali, tra cui attrezzisti, truccatori, parrucchieri e figurazioni. Questi professionisti, iscritti nel database della Film Commission, hanno fornito un supporto essenziale, contribuendo così al successo della produzione di Romeo è Giulietta.

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Romeo è Giulietta: la trama

Il film Romeo è Giulietta affronta tematiche moderne e universali, con una trama che si interseca con l’eredità shakespeariana. Giovanni Veronesi ha dichiarato che, con questo film, intende raccontare storie d’amore, molte delle quali impossibili, che richiamano il dramma originale di Romeo e Giulietta. La narrazione ruota attorno a Vittoria, una giovane attrice che si trova a dover affrontare le sfide del mondo del teatro, mentre cerca di affermarsi in un ambiente che spesso sottovaluta il talento femminile.

La trama di Romeo è Giulietta inizia con Vittoria che, dopo essere stata umiliata da un regista cinico durante un provino per il ruolo di Giulietta, decide di riprovare sotto falsa identità. Adottando il nome di Fabio, si presenta ai provini per il ruolo di Romeo. Questo cambiamento di identità diventa il fulcro della storia, mettendo in luce le difficoltà e le complessità di vivere in una società che ha spesso aspettative rigide sui generi e sui ruoli. Vittoria si esibisce nei panni di Romeo e riesce a conquistare tutti, ma, invece di rivelare la sua vera identità, decide di accettare il ruolo.

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Le tematiche nascoste del film

Questo atto di accettazione non è solo una questione di ambizione, ma rappresenta anche una profonda esplorazione dell’identità e delle relazioni. Mentre Vittoria si immerge nel personaggio di Fabio, si confronta con le sfide di nascondere la sua vera identità, specialmente quando il suo fidanzato viene scelto per interpretare Mercuzio. Questo intreccio di ruoli e identità aggiunge un livello di complessità alla trama, permettendo al pubblico di riflettere su temi come la verità, la percezione di sé e le dinamiche relazionali.

Un tema tanto attuale e provocatorio offre spunti di riflessione sulla condizione femminile e sull’espressione dell’identità. Vittoria, pur essendo un’attrice talentuosa, deve confrontarsi con le aspettative di un ambiente che spesso premia l’apparenza e il conformismo. La sua trasformazione da Vittoria a Fabio diventa così una forma di ribellione contro un sistema che tende a limitare le possibilità di espressione. Attraverso il suo percorso, Romeo è Giulietta invita a considerare quanto possa essere difficile, ma anche liberatorio, indossare una maschera e scoprire chi siamo veramente.

La scelta di girare a Spoleto, una città ricca di storia e cultura, non è solo un dettaglio logistico, ma un elemento che arricchisce la narrazione del film. Le strade e le piazze di Spoleto non solo forniscono un’ambientazione scenica, ma diventano parte integrante della storia stessa. La città, con il suo patrimonio architettonico e le sue tradizioni artistiche e culinarie con piatti come la torta crescionda, gli stringozzi (un tipo di pasta) o le braciole di castrato a scottadito, fa da sfondo a una narrazione che celebra l’amore, la scoperta di sé e le relazioni umane.

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