The Social Network: le 5 scene migliori del film di David Fincher
La filmografia di David Fincher negli anni si è arricchita di una serie di successi, caratterizzando il regista statunitense come uno dei più influenti della sua generazione.
Come non citare il suo esordio al cinema con Alien 3, seguito dai successi di Seven, The Game e Fight Club. The Social Network, uscito nelle sale nel 2010, racconta sul grande schermo la nascita di Facebook. A differenza però di Zodiac (2007), il regista non lo considera un film “importante” seppur attuale, perché in fondo a chi importa davvero esplorare come, quando e perchè è nato Facebook? Se i fatti stanno davvero così, allora ci si chiede: perché fare un film su Facebook se a nessuno importa?
In realtà Fincher e lo sceneggiatore Aaron Sorkin non l’hanno fatto. Lo scopriremo insieme ripercorrendo le cinque migliori scene di The Social Network.
ATTENZIONE! Seguiranno spoiler
L’incontro con Sean Parker
Questa breve ma memorabile scena segna la prima apparizione di Justin Timberlake sullo schermo. Nel film il cantante interpreta il fondatore della Napster Sean Parker. Un ottimo lavoro da parte di Sorkin, che in poco tempo riesce a gestire uno scambio di sguardi e battute, lasciando intendere una situazione non corrisposta a quella che ci si aspetta.
Harvard: il codice di condotta
Una delle scene più eccitanti del film è vedere un libero accesso alla prestigiosa università di Harvard senza aver realmente girato le scene lì dentro. Fincher cambia la location, donando allo spettatore uno specifico senso di tempo e spazio senza aver ripreso gli interni di quella attuale location (The social network è stato girato presso il Wheelock College).
L’uomo ricco
In una carriera ricca come quella di Fincher, la musica è l’elemento fondamentale per sottolineare alcuni momenti “indimenticabili” (ricordate Hungry Gurdy Man di Donovan, inserita nel primo omicidio di Zodiac?). In The Social Network tuttavia sembra superarsi. In un primo piano di Jesse Eisenberg, che nel film interpreta Mark Zuckerberg, è alternato al brano Baby you’re rich man dei Beatles (1967), inserito quasi per indicare l’invincibilità di Zuckerberg, o almeno nella versione romanzata presentata dal regista.
Il bar
La scena di apertura che presenta i due attori Eisenberg e Rooney Mara è stata girata diverse volte prima di arrivare al prodotto finale. È perfettamente riuscita nell’intento e a dimostrarlo è sopratutto l’interpretazione di Eisenberg che, mostrandosi rivo di alcuna espressione ed emozione, si cala perfettamente nei panni del suo personaggio. Al contrario Rooney Mara, nelle vesti di Erica, ha un lavoro ancora più arduo, lei mostra le proprie emozioni. Durante la conversazione tra i due, si evince come Erica comprenda fin dall’inizio il gioco di Zuckerberg e si mostra pertanto stufata dell’atteggiamento inopportuno di quest’ultimo.
Eduardo Saverin
“Oh questo film di Facebook è così freddo, cinico, distaccato e impassibile”. Sì perchè questo è il vero intento del regista: parlare con la mente e non con il cuore. Nessuno prova sentimenti. Tutto si costruisce attorno a questo obiettivo e a capirlo sarà anche il personaggio considerato più emotivo, Eduardo (Andrew Garfield), quando entra nella sede di Facebook, uscendone dopo aver capito l’inganno messo in atto dal suo migliore amico Zuckerberg e dal socio Parker. Tutti i personaggi sono esplorati dentro la loro psiche per poi essere abbandonati completamente a se stessi. Una rottura resa possibile solo grazie a un regista come David Fincher!