Le 7 scene di sesso più disturbanti viste al cinema
Ci mettono ancora i brividi.
Il cinema è sempre stato uno specchio della condizione umana, in grado di esplorare temi complessi, emozioni estreme e tabù profondamente radicati. Il sesso è uno di questi. I film sono ricchi di scene sensuali e romantiche, che coinvolgono lo spettatore. Ma ci sono casi in cui il sesso si trasforma in qualcosa di diverso, in qualcosa che sconvolge lo spettatore lasciandolo in uno stato di profondo turbamento. Esploriamo quindi le 7 scene di sesso più disturbanti viste al cinema.
1. Irreversible (2002)
Al film di Gaspar Noé va la palma (o una delle palmi) per la scena di sesso più disturbante del cinema contemporaneo. Protagonista Monica Bellucci, che nel corso del film viene violentata. Il regista mantiene la camera statica, senza quasi stacchi, costringendo così il pubblico a confrontarsi senza filtri o distrazioni con l’orrore della violenza sessuale. La scena è lunga, fin troppo lunga, e ovviamente non ha alcuno scopo erotico. Noé vuole mettere a nudo la brutalità dell’uomo e le dinamiche di potere e di vulnerabilità che si instaurano tra le persone.
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2. Antichrist (2008)
A proposito di scene di sesso disturbanti non si può non menzionare Lars von Trier (non sarà l’unica volta che lo faremo) e il suo Antichrist. In questo film il sesso diventa uno strumento distruttivo. I due protagonisti, interpretati da Charlotte Gainsbourg e Willem Dafoe, sfogano la perdita del figlio in un rapporto sessuale fatto di violenza. Così facendo il regista usa il sesso come mezzo per esplorare il legame tra dolore e colpa, e l’intimità si trasforma in una cosa mostruosa. Il film contiene senza dubbio una tra le 7 scene di sesso più disturbanti viste al cinema.
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3. Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975)
C’è anche spazio per l’Italia in questa lista, perché Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini rimane uno dei film più scioccanti mai realizzati. In assoluto. Il sesso in questo film è solo una delle manifestazioni della brutalità che i giovani protagonisti devono subire da parte dei potenti aguzzini fascisti. Le scene di violenza sessuale, umiliazione e degradazione trasformano il sesso in un meccanismo di tortura, facendo emergere una critica feroce al potere assoluto della dittatura e alla disumanizzazione. Pasolini non concede tregua al pubblico, che si trova intrappolato in un mondo di sadismo e perversione dal quale è praticamente impossibile uscire intonsi.
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4. Nymphomaniac (2013)
Eccolo di nuovo, Lars von Trier. Il suo doppio Nymphomaniac contiene un sacco di scene di sesso, alcune delle quali davvero disturbanti. Ancora una volta il tema centrale è quello della violenza e della disumanizzazione. Protagonisti della scena in questione sono Charlotte Gainsbourg e Jamie Bell, il cui incontro sessuale si trasforma in una punizione sadomasochista. La sequenza crea nello spettatore un forte senso di disagio proprio perché la violenza viene mostrata in maniera fredda e distaccata.
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5. La pianista (2001)
La pianista di Michael Haneke racconta la storia di Erika (Isabelle Huppert), una donna repressa che sviluppa fantasie sessuali disturbanti. È emblematica la scena in cui Erika impone al suo giovane amante di infliggerle dolore fisico. In questo modo il personaggio rivela una sessualità carica di violenza psicologica e autodistruzione fisica. Il regista esplora i limiti del desiderio, trasformando l’intimità in una forma di tortura, e costringendo il pubblico a confrontarsi con il lato più oscuro della psiche umana.
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6. Arancia Meccanica (1972)
Alla sua uscita Arancia meccanica ha fatto scalpore per molti motivi, non ultimo la presenza di una scena di violenza sessuale. Ciò che ha destato più scandalo è il modo giocoso con cui Kubrick ha rappresentato al scena, con i suoi protagonisti intenti a cantare Singing in the Rain mentre violentano una donna e costringono il marito di lei a guardare. Non è un caso che il film sia stato ritirato quasi subito dai cinema inglesi in cui veniva proiettato e che per diversi anni non ha potuto circolare liberamente.
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7. Eyes Wide Shut (1999)
Di nuovo Stanley Kubrick, questa volta con il suo ultimo film, Eyes Wide Shut. La pellicola contiene una scena di sesso di gruppo che si svolge all’interno di un rituale davvero inquietante. L’atmosfera surreale e la freddezza con cui il sesso viene esibito come una sorta di performance alienante suscitano nello spettatore un forte senso di disagio. Qui il sesso non è più un atto intimo, ma diventa una manifestazione di potere, di controllo e di segretezza. Ne risulta una visione inquietante e minacciosa del sesso, che non ha più nulla di erotico.
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