Festival dei Popoli 2016 – 70 documentari e tanti ospiti, tra cui Elio Germano e Valeria Bruni Tedeschi

Al via dal 25 novembre al 2 dicembre a Firenze il 57° Festival dei Popoli che vede tra gli ospiti anche Elio Germano, Valeria Bruni Tedeschi e Avi Mograbi, 70 documentari e due retrospettive deducate rispettivamente al cineasta franco libanese Danielle Arbid e al brasiliano Sergio Oksman.

Di seguito il programma completo del 57° Festival dei Popoli, – festival internazionale del film documentario – che si terrà a Firenze dal 25 novembre al 2 dicembre tra il cinema La Compagnia, Spazio Alfieri e Istituto Francese.

Il festival, presieduto da Marco Pratellesi e diretto da Alberto Lastrucci, si svolgerà nell’ambito della “50 giorni di cinema internazionale ” coordinata da Fondazione Sistema Toscana (FST).

Tra i documentari David Bowie, l’homme cent visages ou le fantôme d’herouville di Christophe Conte e Gaetan Chataigner (26/11) che ripercorre la geniale carriera di David Bowie attraverso preziose immagini d’archivio; un ritratto ravvicinato del politico statunitense Anthony Weiner noto per le accuse di sexting in Weiner di Josh Kriegman e Elyse Steiberg (26/11); la vita e l’opera di Frank Zappa raccontata da lui stesso nel documentario Eat that question di Thorsten Schutte (27/11) e le scioccanti testimonianze delle madri di jihadisti in La Chambre Vide di Jasna Krajinovic (30/11).

Sono solo alcuni dei documentari in programma alla 57° Festival dei Popoli che vede più di 70 opere, in anteprima mondiale, europea o italiana, di cui 21 concorreranno all’interno della sezione Concorso internazionale e 6 parteciperanno al Concorso italiano. Tra le novità di quest’anno un focus sui rifugiati dal titolo “Looking for Neverland”, composto da 12 titoli, e la nuova sezione dedicata ai documentari musicali “Hit Me With Music”, 5 film per conoscere da vicino i protagonisti della scena musicale mondiale attraversando generi, paesi, epoche e generazioni.

Oltre 60 gli ospiti del festival, tra cui Elio Germano e Valeria Bruni Tedeschi

Tra gli oltre 60 ospiti del festival, da segnalare la presenza di Elio Germano (25/11), di Valeria Bruni Tedeschi (28/11), del regista israeliano Avi Mograbi (1/12) e dei due cineasti a cui sono dedicate le retrospettive (entrambe per la prima volta in Italia): la franco-libanese Danielle Arbid e il brasiliano Sergio Oksman (a Firenze per tutta la durata del festival).

Inaugurazione (venerdì 25 novembre, La Compagnia, 18,30 e 21,00)

Hit Me With Music! (5 titoli)

Tra i documentari musicali, oltre a Bowie e Zappa nella sezione Hit Me With Music! troviamo Fonko di Göran Olsson, Lars Lovén e Lamin Daniel Jadama (Svezia, Germania, Svizzera, 2016), sulla rivoluzione musicale che sta avvenendo in Africa, dove la musica dei club si fonde con gli stili tradizionali. Da Dakar a Lagos, da Accra a Luanda, un viaggio in compagnia dei giovani artisti più interessanti della scena contemporanea, il tutto ispirato dal padre della Black Music: Fela Kuti (28/11).

Tra gli eventi di punta del festival, la proiezione di The Rolling Stones Olé Olé Olé!: A Trip Across Latin America (UK, 2016), il road movie di Paul Dugdale che segue la mitica band durante il tour che, nel 2016, li ha portati in dieci città dell’America Latina. Trascinanti performance dal vivo si intrecciano a uno sguardo intimo e ravvicinato sul mondo della leggendaria formazione inglese, culminando con le immagini della storica tappa a L’Avana di fronte ad un pubblico di più di un milione di persone, per un concerto emozionante e memorabile: un vero inno al potere rivoluzionario del rock (29/11). Da non perdere anche Songs for Madagascar di Cesar Paes (Madagascar, Francia, UK, 2016), un viaggio intimo attraverso l’isola del Madagascar alla ricerca della sua anima musicale (29/11).

Looking for Neverland (12 titoli)

La sezione presenta 12 documentari sull’argomento “immigrazione” e “rifugiati”, oltre a un incontro dal titolo “La barca è piena? Luoghi comuni e domande scomode sui rifugiati” (domenica 27 novembre, alle ore 15, Spazio Alfieri) in collaborazione con Cospe, TerraProject e Multiverso Firenze. Tra i titoli da segnalare After Spring di Steph Ching e Ellen Martinez (Usa, 2016), che fotografa il campo profughi più grande al mondo, quello di Zaatari in Giordania, gestito da UNHCR (26/11, evento in collaborazione con Publiacqua e Water Right Foundation). In collaborazione con la mostra Ai Weiwei.

Libero di Fondazione Palazzo Strozzi si terrà la proiezione di Between Fences del celebre regista israeliano Avi Mograbi (ospite del festival) che racconta un’esperienza di “Teatro dell’Oppresso” realizzata in un centro di detenzione nel deserto di Israele, vicino al confine con l’Egitto, partendo dalle vite dei richiedenti asilo eritrei e dal sudanesi che non possono essere rimpatriati né tantomeno hanno prospettive in Israele (1/12). The Mission di Robert Oey, si concentra sulla missione delle Nazioni Unite in Mali, mostrata attraverso gli occhi di un colonello delle forze speciali olandesi, Joost de Wolf (27/11).

Il focus continua con La Permanence di Alice Diop su un centro di assistenza sanitaria per migranti dell’ospedale Avicenne di Bobigny, nella banlieu parigina (29/11, Istituto Francese); Les Sauteurs di Moritz Sibert, Estephan Wagner, Abou Bakar Sidibé sull’enclave spagnola di Melilla nel nord del Marocco (28/11). In cartellone anche No Borders di Haider Rashid (25/11), il primo film italiano girato in realtà virtuale (VR) con Elio Germano che guida gli spettatori alla scoperta di alcuni centri italiani destinati all’accoglienza dei migranti (25/11 in sala e, a partire dal 27 novembre, in versione VR – su prenotazione nella sala MyMovies). I restanti tre titoli sono inclusi nelle sezioni competitive: Les Corps Interdits; Reminds from the Desert; Hotel Splendid.

Concorso Internazionale (21 titoli)

Sono 21 i documentari in concorso (lunghi, medi e corti: tutti inediti in Italia) che saranno valutati dalla giuria internazionale composta da Jasmin Basic (Svizzera), Giovanni Cioni (Belgio/Italia) e Nikolaus Geyrhalter (Austria). I premi assegnati saranno quelli al miglior lungometraggio (8.000 euro, divisi equamente fra regista e produzione), al miglior mediometraggio (4.000 euro, divisi equamente fra regista e produzione), al miglior cortometraggio (2.500 euro, divisi equamente fra regista e produzione), e la targa “Gian Paolo Paoli” al miglior film etno-antropologico. I film in Concorso Internazionale competono anche per il premio del pubblico, frutto della partnership con MYmovies.it.

Concorso Italiano (6 titoli)

Sei i documentari italiani in concorso, tutti in anteprima mondiale. Tra questi, Castro di Paolo Civati (Italia, 2016, 82’), Hotel Splendid di Mauro Bucci (Italia, 2016, 90’), La prima meta di Enza Negroni (Italia, 2016, 74’), Mani nostre di Caterina Pecchioli, Vergot di Cecilia Bozza Wolf, Vita Nova di Danilo Monte e Laura D’Amore.