Brad Pitt: “Brandon Lee da ubriaco mi disse che sarebbe morto giovane, come suo padre”
Il figlio del leggendario Bruce Lee morì durante le riprese de Il Corvo.
L’ascesa di Brad Pitt nel mondo di Hollywood negli anni ’90, dai ruoli secondari ai primi piani, ha segnato una svolta per l’industria cinematografica, facendo di lui una delle icone del cinema contemporaneo. Il suo primo ruolo di rilievo arrivò con Thelma & Louise (1991) di Ridley Scott, dove interpretava un ladro affascinante e senza scrupoli, ma il successo internazionale e definitivo arrivò poco dopo, con le interpretazioni in film come Vento di passioni (1994) di Edward Zwick, Intervista col vampiro (1994) di Neil Jordan e Seven (1995) di David Fincher. La sua versatilità e intensità sullo schermo gli hanno fruttato numerosi premi, culminati con l’Oscar come Miglior attore non protagonista per C’era una volta a… Hollywood (2019) di Quentin Tarantino.
Durante una recente intervista per Esquire, Brad Pitt ha condiviso ricordi inediti degli inizi della sua carriera, compresi alcuni episodi legati a Brandon Lee, il figlio dell’iconico Bruce Lee, scomparso in circostanze misteriose. Pitt ha raccontato: “Nei miei primi anni a Hollywood uscivo spesso con Brandon Lee. Aveva un carro funebre come auto e viveva a Echo Park. Una sera, dopo che tutti se n’erano andati, siamo finiti a casa sua all’alba. Era tardi, eravamo stanchi e piuttosto alticci, e Brandon mi confidò che credeva sarebbe morto giovane, come suo padre. Pensai fosse solo un discorso fatto alle sei del mattino. Poi, l’anno seguente, ottenne il ruolo in Il corvo.”
Brandon Lee era figlio della leggenda delle arti marziali Bruce Lee, che rivoluzionò il cinema d’azione con film iconici come I tre dell’Operazione Drago (1973). Bruce Lee morì tragicamente nel 1973, a soli 32 anni, durante le riprese di L’ultimo combattimento di Chen (1978), a causa di un edema cerebrale dovuto a una reazione a un farmaco.
La tragica premonizione di Brandon Lee si realizzò il 31 marzo 1993, durante le riprese de Il corvo (1994) presso gli studi di Wilmington, nella Carolina del Nord. Durante una scena in cui il suo personaggio, Eric Draven, doveva essere colpito, un errore nella preparazione degli oggetti di scena causò un incidente fatale: un vero proiettile, rimasto bloccato nella canna della pistola a salve, venne accidentalmente sparato, colpendo Brandon Lee all’addome. Lee fu trasportato d’urgenza al New Hanover Regional Medical Center, dove, nonostante sei ore di intervento chirurgico, morì all’età di 28 anni.
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