Piccole cose come queste: recensione del film con Cillian Murphy da Roma FF19

Piccole cose come queste: la recensione del film con Cillian Murphy, presentato al Roma Film Fest 19.

Tratto dal romanzo omonimo di Claire Keegan, Piccole cose come queste – Small Things Like These racconta una tragica storia legata alla Case Magdalene, istituti gestiti da suore dove venivano rilegate le giovane donne dichiarate peccatrici per la comunità cattolica irlandese. Il regista Tim Mielants decide di concentrarsi una vicenda in particolare, che riflette sia sul passato che sul presente di questi istituti – che non sono più in uso dal 1996. Cillian Murphy interpreta Bill Furlong, venditore di carbone nonché devoto marito e padre di quattro figlie, che durante le festività natalizie è alle prese con una profonda crisi esistenziale, che lo costringe a confrontarsi con i suoi terribili ricordi e a capire che, forse, qualcosa può cambiare del suo presente.

Piccole cose come queste: la sensibilità di Mielants che si affida completamente a Cillian Murphy

Piccole cose come queste; cinematographe.it

In una cittadina irlandese sotto le festività natalizie, Bill Furlong si alza ogni mattina prima dell’alba per andare a preparare il carbone, che poi venderà ai suoi cittadini. E’ un uomo silenzioso ma amorevole con sua moglie e le sue quattro figlie. Eppure, da qualche tempo è distante e pensieroso. Si alza di notte per sedersi davanti a una finestra e da lì osserva le persone che passano. Ad accompagnare quasi ogni scena c’è il respiro affannoso di Cillian Murphy, un attore in grado di recitare nei silenzi perché comunica con gli sguardi. Poi, un giorno, Bill bussa alla porta di un istituto di suore per presentare una ricevuta e qui incontra una ragazza che lo prega, in lacrime, di farla uscire. L’incontro scuote Bill, risvegliando in lui ricordi della sua infanzia e di sua madre Sarah, a cui era stata data una seconda possibilità diventando la domestica della ricca signora Wilson (interpretata da Michelle Fairley).

Come in un racconto di Dickens (non a caso, Bill confida alla moglie di voler leggere David Copperfield), passato e presente di Bill lottano tra loro, facendolo riflettere sullo scandalo e la vergogna che sua madre ha dovuto subire, e le angherie che hanno colpito anche lui da bambino. Tim Mielants parla delle Case Magdalene senza tuttavia mai citarle; eppure sappiamo che quell’istituto di clausura esiste, ed è ancora persistente in quella comunità che in quel freddo e nevoso dicembre del 1985 vive nell’assoluta consapevolezza di ciò, eppure sceglie di tacere ed essere indifferente. Cillian Murphy, fresco di Oscar con Oppenheimer, costruisce la recitazione facendo affidamento sui suoi sguardi: poche parole per comunicare a favore di lunghi silenzi, espressioni del viso velate, occhi lucidi o assenti.

Piccole cose come queste: quando l’indifferenza e l’omertà fanno male

Piccole cose come queste – Small Things Like These è un film sull’indifferenza e l’omertà delle persone, che si sentono impotenti davanti al potere della chiesa. Ovviamente la storia di Bill è di pura finzione, ma gli istituti Magdalene sono esistiti veramente. A un certo punto del film, è lui stesso a chiedere alla moglie per quale motivo abbiano deciso di rimanere in silenzio, pur sapendo che venivano fatte determinate cose alle giovani donne accusate di atti immorali. Eppure Bill, armato di coraggio e di compassione, decide di sfidare quel potere, andando direttamente nel suo nido: il personaggio di Cillian Murphy ha così un incontro tesissimo con Suor Mary, interpretata da una letale Emily Watson. Piccole cose come queste è un film capace di mostrare quanto i gesti valgano più delle parole e come l’indifferenza sia il vero male dell’uomo. Come in un racconto dickensiano, il film lascia con un senso di amarezza, ma anche di speranza.

Piccole cose come queste: valutazione e conclusione

Il tocco delicato di Tim Mielants rende Piccole cose come queste una sorta di favola dickensiana, dove però non ci sono vincitori, né vinti, ma pone molte domande allo spettatore. Se il film del 2002 Magdalane esplorava a fondo queste tristi realtà per giovani donne emarginate perché ritenute peccatrici, Piccole cose come queste si concentra sulle conseguenze di tali azioni, facendo riflettere sull’indifferenza e l’omertà delle persone. Il regista si basa sugli sguardi di Cillian Murphy per renderlo portavoce di speranza: e il finale è potente ed enigmatico allo stesso tempo.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 4
Emozione - 4

3.5