Ops! È già Natale: recensione del film con Danny De Vito, da Roma FF19
Ops! È già Natale, dal titolo originale A sudden case of Christmas, presentato alla 22ª edizione di Alice nella città, durante la 19ª Festa del Cinema di Roma, e al cienma dal 5 dicembre 2024 con Notorious Pictures, è diretto dal regista, attore e sceneggiatore britannico Peter Chelsom, noto al grande pubblico per film come Quando l’amore è magia – Serendipity, Shall We Dance?, Hannah Montana: The Movie, Lo spazio che ci unisce, insieme a moltissimi altri. Protagonista del film Antonella Rose, apparsa nelle serie tv Candy: Morte in Texas e Fear the Walking Dead, affiancata da grandi nomi del panorama internazionale e italiano come Danny De Vito, Andie MacDowell, Wilmer Valderrama, Lucy De Vito, José Zúñiga, Adrian Dunbar, Denis Conway, Mario de la Rosa, Valeria Cavalli e Francesco Salvi. Il film racconta la separazione di una coppia e il tentativo della figlia, Claire, di farli riappacificare, passando un ultimo Natale insieme, invitando quindi anche i genitori del padre nell’albergo dove spesso tutti loro passano il Natale: l’hotel si trova in Italia e il proprietario è il nonno materno, quindi l’occasione per ritrovarsi è perfetta. Se non fosse che è agosto, e ricreare l’atmosfera invernale delle vacanze natalizie sarà un’impresa non facile.
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Ops! È già natale e il momento perfetto per ritrovare l’amore
Ops! È già natale, che ha tutti i requisiti del family movie, ha però un pregio sempre più difficile da trovare: l’originalità, l’abilità di non essere prevedibile. E considerando tono e stile, non è semplice. Molto spesso i film considerati per tutta la famiglia e destinati anche a un pubblico di giovanissimi sono costituiti da una trama estremamente lineare, da una sceneggiatura didascalica e da una scelta obbligata del lieto fine su tutti i fronti. Ecco invece che Ops! È già natale si rivela autentico e, soprattutto, realistico. Più di molti altri prodotti d’intrattenimento del genere. Il divertimento, le gag e la tipica atmosfera natalizia non mancano al film di Peter Chelsom, ma tutte le altre dinamiche interne alla storia, che spesso riguardano più il mondo degli adulti, hanno un sapore di novità per come il regista decide di rappresentarle. Il racconto stupisce nel suo andare avanti, nel suo non essere scontato e nel proporre un finale dolce-amaro, a testimonianza che le persone sono diverse, le famiglie sono diverse e lo sono anche le coppie.
Oltre a spiegare che ogni relazione interpersonale e ogni problematica interna può svilupparsi in modi differenti, Ops! È già natale suggerisce anche un’importante verità: le persone nel corso della loro vita cambiano. Si modificano le esigenze, a volte può crescere l’insoddisfazione sul piano lavorativo, si sente il peso degli anni che passano, si avverte il fascino della novità e il bisogno di una trasformazione della propria vita più radicale. Il film del regista è quindi una storia di Natale che intrattiene, coinvolge e che ha quel pizzico di nostalgica commozione, è denso di vicende che appassionano e di volti noti del piccolo e grande schermo. Un film che perciò divertirà i bambini e farà riflettere gli adulti, mostrando ai suoi più piccoli spettatori, anche come a volte la vita può prendere una direzione diversa, non quella che si aspetterebbe e l’importante è sapere di aver fatto tutto il possibile per rimettere insieme i pezzi e per restare uniti.
Crisi matrimoniali, lavorative, familiari e natalizie
La protagonista Claire, sorprendente l’interpretazione di Antonella Rose, fa di tutto perché i suoi genitori tornino insieme e a volte fa degli errori. Perché per quanto sia intelligente e brillante, è pur sempre una bambina: riesce a capire le difficoltà dei propri genitori e la loro decisione di lasciarsi, ma, essendo giovanissima, non si rende conto a volte del perché quella nuova luna di miele che sta mettendo in atto per sua madre e suo padre, non stia dando i frutti sperati. Ops! È già natale mostra anche quindi l’avversione, l’ostilità e lo spirito di contraddizione che aleggia negli animi di una coppia che è arrivata al capolinea, o che almeno così crede che sia. Anche la preferenza di presentare due coppie, due crisi molto dissimili, mostrandone anche il lato più ironico, più comico e leggero, aumenta la verosimiglianza, ed è forse un tentativo di non appesantire una storia per dimostrare che a volte gli esseri umani vedono solo gli ostacoli, e non la strada più naturale da percorrere. Magari insieme.
Il film di Peter Chelsom, divertente e ispirazione di riflessioni che vengono suscitate sia durante la visione che dopo, tratta numerose tematiche, legate all’universo familiare, relazionale, e di coppia: il tradimento immaginato e quello non confessato, il colpo di fulmine e la forte intesa che si prova quando si credeva di aver già trovato l’anima gemella, la precarietà e lo sfruttamento nel lavoro che ormai sono l’uno causa e conseguenza dell’altro e lo stesso ambito professionale che incorpora e fagocita. Esemplare e significativa è infatti la battuta di Claire che dice alla madre “anche quando ci sei, non ci sei mai“. Parole che la figlia pronuncia come se si trattasse di una verità come tante, ma che per il personaggio della madre Abbie sono un colpo al cuore. Come può spesso capitare anche il contrario: il peso che gli adulti danno alle parole non è lo stesso per i figli, che possono rimanere feriti per qualcosa che i propri genitori non avrebbero mai immaginato potesse far male.
Ops! È già natale: valutazione e conclusione
Ops! È già natale è quindi paradigmatico e simbolico, carico di significati che si fanno strada nel corso del racconto. Un film che si prende un certo coraggio nel mostrare come non tutto debba finire bene per forza, perché la vita non è positiva, serena e felice dall’inizio alla fine. L’importante è altro, e qui Peter Chelsom, nella conclusione e nel chiaro messaggio finale, palesa e formula un altro giusto e serio assioma e cioè quello della difficoltà di comunicare. Ops! È già natale parla anche, notevolmente e duramente, di incomunicabilità, di quanto sia fondamentale a volte fare un passo indietro, mettere da parte i rancori e cercare di parlarsi. Affermando anche come spesso basti poco per affrontare le difficoltà interne e l’incomunicabilità che ne deriva. Ops! È già natale insegna, considera, ragiona ed esamina il concetto di perdono, della capacità di perdonarsi, comunque vadano le cose, qualunque sia poi la scelta che si prende sul proprio futuro.
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