Il caso Giurato numero 2: il perché della controversia sull’ultimo film di Clint Eastwood

La controversia legata all'ultimo film di Clint Eastwood, spiegata.

Clint Eastwood, celebre attore e regista, si appresta a chiudere la sua carriera con Giurato numero 2, un nuovo film che affronta dilemmi morali e personali. L’uomo che ha incarnato il personaggio duro e imperturbabile nella Trilogia del dollaro di Sergio Leone ha attraversato una carriera lunga e prestigiosa, con oltre 3,8 miliardi di dollari guadagnati globalmente dai suoi film.

Ora, a 94 anni, Eastwood si trova a presentare quello che potrebbe essere il suo ultimo lavoro, ma la storica collaborazione con Warner Bros. sembra essere giunta a una brusca conclusione: lo studio ha infatti deciso di distribuire Giurato numero 2 solo in poche sale, limitando di fatto la visibilità del film.

Giurato numero 2 Clint Eastwood cinematographe.it

Giurato numero 2 segue la storia di Justin Kemp, interpretato da Nicholas Hoult, un affermato giornalista che conduce una vita apparentemente perfetta accanto alla moglie Ally (Zoey Deutch), in attesa del loro primo figlio. Tuttavia, un oscuro segreto tormenta Justin: tempo prima, in una notte di pioggia, ha accidentalmente investito e ucciso una giovane donna, credendo inizialmente che si trattasse di un cervo. Quando si trova a ricoprire il ruolo di giurato in un processo per omicidio che coinvolge un uomo accusato della morte della stessa ragazza, Justin si ritrova intrappolato in un dilemma morale: svelare la verità e rischiare di finire in carcere, privando il proprio figlio del padre, o mantenere il segreto per salvaguardare la propria vita familiare.

I critici abbastanza fortunati da aver già visto il nuovo film di Clint Eastwood, hanno quasi unanimemente suggerito che si tratta di un film buono quanto quello che il regista ha realizzato dai tempi d’oro della sua carriera di regista negli anni ’90 e 2000. Nonostante la qualità del film, Warner Bros. ha scelto di relegarlo a un circuito limitato di proiezioni.

Perché Warner Bros. non ha concesso a Giurato numero 2 un’ampia distribuzione nelle sale?

La decisione sarebbe legata ai risultati commerciali deludenti delle ultime opere di Eastwood, tra cui Cry Macho, che ha incassato solo 10 milioni di dollari a fronte di un budget di 30 milioni. Quando David Zaslav, CEO di Warner Bros., ha preso le redini della società, ha messo in chiaro che non avrebbe continuato a finanziare progetti non redditizi, sottolineando che, pur rispettando la carriera di Eastwood, la priorità rimane il business.

A rendere ancora più teso il clima, Eastwood ha scelto di non partecipare alla promozione del film, incluse le proiezioni al prestigioso AFI Fest di Los Angeles, lasciando che sia il film stesso a comunicare il suo messaggio. Sembra quasi che Eastwood desideri che lo slogan di Giurato numero 2, “La giustizia è cieca; la colpa vede tutto”, riecheggi anche nella situazione attuale!

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Fonte: SR